Piazza Affari apre l’ottava in rialzo, in difficoltà Tim e Stm
Piazza Affari in lieve recupero oggi dopo i cali di venerdì dettati dal ritorno dei timori di una Fed ancora aggressiva nell’alzare i tassi alla luce della resilienza del mercato del lavoro USA. Oggi oltreoceano focus sulla debolezza del settore tech con il Nasdaq ai minimi da settembre 2020. Soffre soprattutto il comparto dei semiconduttori dopo che l’amministrazione Biden ha introdotto nuovi limiti alle esportazioni di semiconduttori in Cina. In particolare è stato vietato non solo esportare in Cina semiconduttori
avanzati, definiti come quelli della famiglia `logic` con nodi produttivi sotto 16 nanometri o memorie con nodi produttivi sotto 18 nanometri, prodotti in US ma anche quelli prodotti altrove se nel processo produttivo sono utilizzati macchinari americani.
In settimana focus sull’inflazione Usa (giovedì) e sull’avvio dell’earning season a Wall Street (venerdì). Secondo i dati Refinitiv, gli utili per le società dell’S&P 500 segneranno un +4,1% nel 3° trimestre, in calo rispetto a un aumento dell’11,1% previsto all’inizio di luglio.
L’indice Ftse Mib segna in chiusura +0,06% a quota 20.912 punti. Tra i singoli titoli in affanno oggi TIM che ha ceduto il 3 per cento. La tlc italiana ha reso noto che CDP Equity, Macquarie e Open Fiber hanno comunicato che il processo di valutazione attualmente in corso, data l’ampiezza della transazione e il tempo necessario ad analizzare tutta l’informazione ricevuta da TIM, richiede un’estensione della timeline indicativa originariamente discussa, e si sono detti pronti a ridiscuterla; KKR ha dal canto suo confermato di voler restare allineata con TIM nella discussione sul MoU. Un incontro tra le parti è previsto in settimana.
Tra i peggiori di giornata Saipem (-4,21%) e Tenaris (-2,9%). Infine debole STM (-1,92%) in scia alla discesa di tutto il settore semiconduttori.
In positivo invece Unicredit (+1,76% a 10,896 euro) sulla quale Credit Suisse ha reiterato il giudizio positivo (raccomandazione outperform e prezzo obiettivo a 14,40 euro). “In mezzo all’incertezza macro, riteniamo che Unicredit sia una delle banche più resilienti in tutta l’Europa meridionale – si legge nel report odierno di Credit Suisse – Ribadiamo il nostro giudizio positivo sulla strategia del management, disciplinata per migliorare efficienza e redditività”.
Segno più anche per Azimut (+0,37%) che a settembre ha riportato una raccolta netta a 787 milioni con un totale da inizio anno di 6 miliardi.
Fuori dal Ftse Mib balzo del 17,61% per Tiscali.