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Piazza Affari torna a soffrire, banche di nuovo sotto lo scacco dello spread

5 Giugno 2018 17:47

Nel giorno del primo test in parlamento per il nuovo governo Conte, Piazza Affari torna a soffrire in scia alla nuova fiammata di tensioni sui Btp. L’indice Ftse Mib ha chiuso in calo dell’1,18% a quota 21.750 punti. Lo spread BTP-Bund si è spinto fino a oltre quota 240 pb a conferma di come il rischio Italia sia sempre presente tra gli investitori. Il presidente del Consiglio nel suo discorso al Senato per chiedere la fiducia al governo M5S-Lega ha confermato tutte le proposte di politica fiscale espansiva contenute nel contratto di governo.

L’effetto spread pesa soprattutto sul settore bancario. A pagare dazio le big con -3,83% per Intesa Sanpaolo e -3,5% circa per Unicredit. Cali superiori al 3% anche per Ubi Banca e Bper.

Molto bene Recordati (+3,65%) che è stata anche sospesa per eccesso di rialzo. Lo scorso mese il titolo era tornato al centro della speculazione con indiscrezioni stampa che parlavano di un approccio del fondo di private equity CVC Capital Partners per un eventuale acquisizione da 8 miliardi di euro, trattative poi stoppate a causa delle preoccupazioni sul prezzo elevato e l’incertezza politica.

Segno meno per Enel (-1,83%), con anche le utility penalizzate dall’effetto spread. Intanto l’Opa di Enel per l’acquisto dell’intero capitale di Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo (Eletopaulo) si è chiusa con successo, a seguito dell’adesione di 122.799.289 azioni, pari al 73,4% del capitale della società.

Tra i peggiori Azimut che è arrivata a cedere oltre il 4% sotto quota 14 euro. Azimut Timone Fiduciaria, che riunisce gli azionisti aderenti al patto di sindacato Azimut Holding, ha fatto sapere che 1.206 azionisti aderenti al Patto hanno acquistato circa 7 milioni di azioni ordinarie Azimut Holding, pari al 5% del capitale sociale al netto delle azioni proprie (4,9% del capitale sociale complessivo). L’operazione di rafforzamento della partecipazione azionaria porta Timone al 24,2% del capitale di Azimut Holding. Le azioni oggetto dell’operazione sono state acquistate ad un prezzo medio pari a 14,37 euro per azione.