Piazza Affari tiene nonostante rischio fine QE, in spolvero Banco BPM e Fineco
Giro di boa settimanale con ancora segno meno per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha chiuso con un moderato rialzo dello 0,26% a quota 21.807 punti dopo aver avvicinato pericolosamente nell’intraday i minimi 2018 toccati una settimana fa. A dettare i tempi sui mercati oggi sono state le notizie sul fronte Bce. Alle indiscrezioni circolate ieri sera circa l’intenzione dell’istituto di Francoforte di dettagliare settimana prossima le modalità di chiusura del QE, si sono aggiunte oggi le parole del capo economista della BCE, Peter Praet, circa la presenza di tutti i presupposti per centrare il target di inflazione e quindi valutare già da prossima settimana le modalità di uscita dalle politiche ultra-espansive che attualmente prevedono acquisti di asset al ritmo di 30 miliardi di euro al mese fino a settembre. Le parole di Praet hanno scaldato l’euro (a un passo da 1,18 contro il dollaro) e soprattutto hanno fatto scattare le vendite sui bond governativi, Btp compresi (tasso del decennale italiano oltre 2,9%).
Le banche, dopo una prima parte di giornata difficile, hanno resistito bene alle pressioni sul fronte obbligazionario. Spicca il balzo di oltre il 4,4% di Banco Bpm con gli investitori che sono tornati a concentrarsi sul processo di derisking alla luce delle ultime indiscrezioni che vedono un’accelerazione sul fronte vendita Npl.
Giornata molto positiva alche per FinecoBank (+5,93%) che ha annunciato una raccolta netta di 686 mln a maggio che porta il totale da inizio anno a 2,92 mld (+20%).
Tra le big del listino milanese poco mossa Eni (-0,01%) nonostante Societe Generale abbia alzato il prezzo obiettivo da 17 a 19 euro, confermando il giudizio Buy. Finale in crescendo per Telecom Italia (+0,67%) che era arrivata a cedere oltre il 2% a 0,67 euro, sui minimi a 4 mesi. Attesa per l’Agcom che oggi effettuerà un’analisi preliminare del progetto di separazione legale volontaria della rete di accesso fissa di Tim. “Commenti a supporto del progetto da parte del regolatore e del governo appena insediato (su cui la stampa parla di braccio di ferro tra Lega e M5S per la posizione di sottosegretario alle TLC) potrebbero riportare l’attenzione su questo importante catalyst”, sottolineano oggi gli analisti di Equita che confermano Buy sul titolo.