Piazza Affari termina in rosso, l’allarme Apple fa sprofondare STM (-11,7%)
Piazza Affari archivia la seconda seduta del nuovo anno in territorio negativo, con il Ftse Mib che perde lo 0,6% in area 18.210 punti. In rosso, anche se con variazioni molto diverse, tutte le altre Borse europee in scia dell’andamento in forte ribasso di Wall Street, con gli indici che cedono oltre il punto percentuale.
L’allarme lanciato da Apple, che prevede ricavi trimestrali inferiori rispetto a quanto comunicato in precedenza, ha alimentato ulteriormente le preoccupazioni relative alla frenata dell’economia globale, a partire dalla debolezza della domanda cinese e dalle tensioni commerciali internazionali.
Le vendite hanno colpito in particolare i fornitori europei del colosso di Cupertino e il settore tecnologico europeo in generale, con STM che crolla con un calo dell’11,7% a Piazza Affari, la peggiore del Ftse Mib. Nel 2017 Apple rappresentava il 10,5% del fatturato del gruppo italo-francese, cifra destinata ad aumentare nel 2018 fino al 13,9% secondo alcune previsioni.
In rosso anche i titoli del lusso come Moncler (-4,6%) e Ferragamo (-2,6%), dato che il taglio dell’outlook di Apple rafforza anche i timori di un rallentamento della Cina.
Per quanto riguarda l’automotive, non riesce a chiudere in positivo FCA (-1,2%) nonostante abbia registrato una crescita del 14% a dicembre delle vendite di auto negli Usa, mentre nel 2018 le vendite sono aumentate complessivamente del 9%.
Acquisti invece su Eni (+0,4%) che ha firmato un accordo per l’acquisizione del 70% del giacimento petrolifero di Oooguruk, in Alaska, da Caelus Natural Resources Alaska. Il gruppo energetico italiano, che possiede già il restante 30% del giacimento, attende ora che l’accordo riceva l’approvazione da parte delle autorità.
Chiude in vetta al listino principale Amplifon (+4,2%), seguita da Unipol Gruppo (+4,1%) e UnipolSai (+2,6%). Contrastati i bancari.