Piazza Affari sulla parità, focus su inflazione e dazi

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Chiusura contrastata per le borse europee, in una giornata ricca di spunti macroeconomici. A Piazza Affari il Ftse Mib archivia la seduta in rialzo dello 0,1% a 38.655 punti, con Nexi (+9%) in vetta dopo i conti e l’annuncio sul dividendo da 0,25 euro, mentre arretrano Saipem (-2,1%) e Stm (-1,8%).
I primi dati sull’inflazione armonizzata in Europa hanno mostrato un rallentamento allo 0,9% annuo in Francia e una crescita dei prezzi stabile in Italia (+1,7%) e Germania (+2,8%), in attesa del dato complessivo sull’eurozona di lunedì e la riunione Bce di giovedì prossimo, da cui si attende un taglio di 25 bp.
Negli Usa, il core Pce ha rallentato al 2,6% alleviando le preoccupazioni per una nuova fiammata inflazionistica, ma per la Fed si prospetta ancora una lunga pausa sui tassi. Focus sui dati della prossima settimana sul mercato del lavoro.
Nel frattempo, i mercati restano appesantiti dalle minacce di dazi. Trump ha ribadito che dal 4 marzo entreranno in vigore le tariffe contro Canada e Messico, insieme ad ulteriori tariffe del 10% sui prodotti cinesi, mentre dal 4 aprile verranno probabilmente imposti i dazi reciproci, anche contro l’Europa.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 113 punti base con il decennale italiano al 3,52% e il benchmark tedesco al 2,39%.
Fra le materie prime, il petrolio Brent retrocede a 72,7 dollari al barile, mentre l’oro arretra a 2.849 dollari l’oncia nonostante il clima di incertezza.
Sul forex, il cambio euro/dollaro si mantiene intorno a quota 1,04 mentre il dollaro/yen sale a 150,3. Fra le criptovalute, Bitcoin in recupero a 83.700 dollari dopo essere sceso stamani a 78 mila dollari.