Piazza Affari strappa segno più, corrono Fca e A2A
Giro di boa settimanale in lieve rialzo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha chiuso in progresso dello 0,10 per cento a quota 22.820 punti, recuperando nel finale grazie al rimbalzo di Wall Street. In attesa della Fed, che questa sera dovrebbe apportare un rialzo dei tassi di 25 punti base, il mercato si concentra soprattutto sulle possibili indicazioni che darà il neo presidente Jerome Powell circa la possibilità di apportare 3 o 4 strette sul costo del denaro da qui a fine 2018.
Tra le big di Piazza Affari giornata difficile per i bancari con ribassi consistenti per Banco BPM (-1,59%); calo superiore all’1% anche per Unicredit e Ubi Banca. Segno meno anche per Leonardo (-0,74%) con il ceo Alessandro Profumo che in un’intervista a Bloomberg TV ha fatto capire che la debole domanda di elicotteri mette a rischio lo stabilimento di Yeovil, nel sud-ovest dell’Inghilterra, e serve il sostegno finanziario britannico in termini di acquisti per assicurare la produzione. “È difficile dare una garanzia se i prodotti non hanno domanda”, ha detto Profumo.
Nuova seduta da protagonista invece per Fca (+1,74%) sull’onda lunga delle dichiarazioni di Marchionne circa il possibile spin-off di Comau nel 2019 che seguirebbe quello di Magneti Marelli previsto per quest’anno. Oggi gli analisti di Nomura hanno avviato la copertura su Fca, assegnandogli un rating “neutral” e un target price di 19 euro (potenziale upside di quasi l’11%). Il business di Jeep in Nord America dovrebbe rimanere profittevole, beneficiando tra l’altro della ripresa del mercato immobiliare Usa, segnalano che Fca sta per rimborsare il suo debito industriale. “Tuttavia, questi elementi positivi – sottolineano da Nomura – sono compensati dai costi per standard sulle emissioni di Co2 più severi, che potrebbero impattare sui margini di Fca”.
Segno più anche per A2A (+1,01%) con Equita Sim che ha confermato buy all’indomani dei conti 2017.