Piazza Affari sottotono (-0,7%) in una seduta contrastata
Chiusura in ordine sparso per le borse europee. A Piazza Affari il Ftse Mib termina in calo dello 0,7% a 29.258 punti, con Saipem (-4,4%) e Tenaris (-4%) in coda in scia al calo del greggio. Male anche Diasorin (-3,4%) mentre avanzano le utilities A2a (+2,55%), Hera (+1,4%) ed Erg (+1,4%).
Lievi ribassi per gli indici di Wall Street, dopo i conti in chiaroscuro dei colossi del retail Walmart e Macy’s e il profit warning di Cisco Systems. Dall’agenda macro sono giunti i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione, in aumento ai massimi da quasi due anni (+231 mila), mentre la produzione industriale è diminuita più del previsto (-0,6%) a ottobre, riflettendo in gran parte una contrazione dell’attività legata agli scioperi presso le case automobilistiche e i fornitori di componenti. L’indice dei prezzi alle importazioni per il mese di ottobre ha mostrato un calo mensile dello 0,8%, più delle attese.
Intanto alcuni membri della Fed hanno stemperato l’entusiasmo dei giorni scorsi per la discesa dell’inflazione, affermando che ci vorrà del tempo per tornare stabilmente all’obiettivo del 2% e che il recente rallentamento è condizionato da fattori transitori.
In discesa i rendimenti obbligazionari, con il Treasury decennale sotto il 4,5% mentre lo spread Btp-Bund si contrae a 175 bp e il decennale italiano in discesa al 4,33%, aspettando venerdì il giudizio di Moody’s sul rating dell’Italia.
Fra le materie prime, forte ribasso (-4%) per il petrolio, con il Brent sotto i 78 dollari al barile, in un contesto di aumento delle scorte americane e di possibile rallentamento della domanda.
Sul Forex l’euro/dollaro si attesta a 1,085 e lo yen scambia in calo a 150,6 contro il biglietto verde.