Piazza Affari sotto la parità (-0,3%) nel giorno della Bce
Chiusura incerta per le borse europee dopo la riunione della Bce, che ha alzato i tassi di 25 punti base come da attese.
A Piazza Affari il Ftse Mib termina in ribasso dello 0,3% a 27.731 punti, con Finecobank (+2,6%) e Mps (+2,3%) in luce mentre arretrano soprattutto Italgas (-2,4%), Interpump (-1,5%) e Stm (-1,5%). Jefferies ha alzato la raccomandazione su Finecobank da underperform a hold, pur abbassando il target price da 14,9 a 13 euro. Italgas ha presentato il piano strategico 2023-29, che prevede investimenti per 7,8 miliardi.
I riflettori erano puntati sull’istituto di Francoforte, che ha portato il tasso di rifinanziamento principale al 4% e quello sui depositi al 3,5%. La presidente Lagarde ha dichiarato che resta ancora “strada da fare” e che un ulteriore rialzo da 25pb nella prossima riunione di luglio è probabile. Inoltre, ha chiarito che non si è discusso di un’eventuale pausa. La Bce ha anche rivisto al rialzo le stime sull’inflazione fino al 2025 e al ribasso quelle sul Pil per quest’anno e per il prossimo.
Sul fronte macroeconomico, le vendite al dettaglio sono aumentate inaspettatamente (+0,3%) mentre la produzione industriale negli Stati Uniti è scesa dello 0,2%. Le richieste di sussidi di disoccupazione sono rimaste stabili a 262 mila nell’ultima settimana. Un indicatore dell’attività delle fabbriche nello stato di New York è aumentato al massimo da tre anni. Intanto, Wall Street procede in rialzo, all’indomani della riunione della Fed, che ha lasciato invariati i tassi come previsto ma ha segnalato altre due strette entro la fine dell’anno.
Rendimenti obbligazionari in rialzo in Europa dopo la Bce. Lo spread Btp-Bund resta comunque poco mosso a 162 punti base, con il decennale italiano in aumento al 4,12%.
L’euro si apprezza in scia alle indicazioni della Bce e di Lagarde, con l’euro/dollaro in aumento a 1,093. Tra le materie prime, recupera terreno il petrolio (Brent), che torna sopra i 75 dollari al barile.