Piazza Affari sfreccia ai nuovi massimi dal 2009, marcia in più per Ferrari e Fca
Finale d’ottava scoppiettante per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell’1,12% circa a quota 24.335 punti, sui nuovi massimi dal lontano ottobre 2009. Il listino milanese non si è lasciato distrarre dalle tensioni politiche in Italia con Beppe Grillo che ha rilanciato il tema del referendum sull’euro mentre nel Pd si conferma la frattura tra renziani e corrente dem che era più aperta al dialogo con il M5S.
Sul fronte macro indicazioni contrastanti dal mercato del lavoro Usa con non farm payrolls leggermente inferiori alle attese; di contro la disoccupazione è scesa sotto il muro del 4% per la prima volta dal 2000 e la crescita dei salari è stata meno vigorosa del previsto.
Sul parterre milanese exploit di Ferrari, balzata del 7,7% a 113,8 euro, sui nuovi massimi storici. Oggi raffica di promozioni all’indomani dei conti trimestrali. Mediobanca Securities ha alzato il target price su Ferrari da 111 a 114 euro, confermando la raccomandazione neutral dopo la diffusione dei conti del primo trimestre che sono stati del 4% sopra il consenso a livello di Ebitda e sostanzialmente in linea con le attese degli analisti della merchant bank di piazzetta Cuccia.
Il mercato ha apprezzato il ribaltone in casa Telecom Italia, con il fondo Elliott che ha strappato la maggioranza in assemblea aggiudicandosi la maggioranza del cda di Tim battendo i francesi di Vivendi. Dopo una prima metà di seduta con cali fino all’1%, il titolo della maggiore tlc italiana ha chiuso in progresso di oltre il 2% a 0,855 euro. Meglio fanno le azioni risparmio con un +2,84%. Il mercato scommette infatti sulla conversione delle azioni risparmio, uno dei punti da portare avanti nel prossimi futuro secondo la nuova strategia caldeggiata dal fondo Elliott. La lista del fondo di Paul Singer ha ottenuto i voti favorevoli da parte del 49,84% dei presenti, contro il 47,18% della lista di Vivendi, primo socio del gruppo di TIM.
Forte spunto rialzista anche per Fca (+3,24%). A una settimana di distanza dalla pubblicazione dei risultati finanziari del primo trimestre, gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato il target price su Fiat Chrysler Automobiles (Fca) a 32 euro dai precedenti 31,3 euro e hanno confermato la raccomandazione “buy” (mantenendo il titolo nella ‘conviction list’).