Piazza Affari senza verve, chiusura in moderato rialzo: su Poste e Terna pesa lo stacco cedola, bene l’industria
Piazza Affari ha archiviato la seduta odierna in moderato rialzo, con il FTSE Mib che non ha mollato il mordente dei 21mila punti, nonostante l’evidente presenza di forze ribassiste che hanno tarpato le ali alla performance relative del listino tricolore. In questo quadro l’indice milanese ha chiuso con un guadagno dello 0,35% a 21.014,25 punti.
Nonostante queste premesse i segni positivi hanno nettamente prevalso su quelli negativi. Ha chiuso in rosso Poste Italiane, -6,8% a 6,04 euro, su cui ha pesato lo stacco cedola del dividendo ordinario di 39 centesimi di euro per azione, pari all’80% dell’utile netto 2016 e in crescita del 15% rispetto all’anno prima.
Stessa sorte per Terna, -1,76% a 5,02 euro, che paga l’effetto dello stacco cedola (0,1339 euro per azione). Intanto oggi gli analisti di Macquarie hanno reiterato il giudizio positivo (outperform) con prezzo obiettivo passato da 4,7 a 5,5 euro. Da inizio anno il titolo Terna segna un progresso di oltre il 15% con capitalizzazione di 10,2 miliardi di euro.
Ha chiuso invariato il titolo Leonardo, a 15,67 euro, protagonista di un contratto stipulato con Lease Corporation International (LCI), la divisione aeronautica di Libra Group, per la fornitura di nove elicotteri. L’ordine, del valore di oltre 120 milioni di dollari, riguarda i modelli dell’intera famiglia di nuova generazione AgustaWestland AW139, AW169 e AW189.
Sul fronte dei rialzi è stata una giornata positiva per i titoli industriali esposti all’estero: ecco che i maggiori guadagni si sono fatti sentire su STM, +3% a 13,98 euro, Campari, +2,52% a 6,305 euro e Prysmian, +2,14% a 26,2 euro. Svetta fra i bancari Banco Bpm, +1,63% a 2,74 euro.