Piazza Affari: seduta piatta per il Ftse Mib, Pirelli la migliore (+2,9%)
Piazza Affari archivia positivamente l’ultima seduta della settimana con il Ftse Mib che avanza di un timido 0,06% a 22.182,7 punti. Nelle ultime cinque giornate borsistiche l’indice italiano ha guadagnato circa l’1% tornando sopra quota 22.000 punti.
Nuovo taglio delle previsioni di crescita da parte di Bankitalia. Via Nazionale, nel nuovo Bollettino economico pubblicato oggi, ha ridotto la stima di crescita del Pil italiano nel 2019 a +0,1% rispetto al +0,3% di giugno e al +0,6% di gennaio. In compenso ha migliorato leggermente quelle per il prossimo anno, da +0,7 a +0,8%, e per il 2021, da +0,9 a +1%. La nuova sforbiciata allinea il dato alle ultime previsioni della Commissione europea, mentre il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha detto che il governo si attende un +0,2%. La proiezione è stata anticipata dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, durante il suo intervento all’assemblea dell’Abi.
Oltreoceano, lievi rialzi per gli indici di Wall Street ancora sostenuti dalle indicazioni accomodanti giunte in settimana dalle banche centrali e dalle parole del presidente della Fed, Jerome Powell. Segnali che hanno rafforzato le aspettative di un taglio dei tassi di interesse da parte dell’istituto americano nel meeting di fine mese, nonostante il solido job report di venerdì scorso e i dati oltre le attese di ieri sull’inflazione, che hanno spento le speranze di un taglio di mezzo punto percentuale al costo del denaro. Intanto sono tornate in primo piano le tensioni commerciali, dopo che Trump ha accusato la Cina di non aver ancora cominciato a comprare più prodotti agricoli statunitensi, come concordato negli incontri in occasione del G20 di Osaka.
Tornando a Piazza Affari, Pirelli chiude in vetta al Fste Mib con un rialzo del 2,9%. In volata anche Juventus (+2,5%) e Leonardo (+1,9%).
Acquisti sostenuti anche su Atlantia (+1,5%) che valuterà l’ingresso nella newco Nuova Alitalia. È quanto ha reso noto il cda in una nota, dopo la riunione della giornata di ieri, conferendo all’amministratore delegato Giovanni Castellucci il mandato per valutare la sostenibilità del piano.
Tra i peggiori del listino principale FinecoBank (-0,7%) che ha portato a termine il collocamento della sua prima emissione sul mercato di strumenti Additional Tier 1 destinati agli investitori qualificati, per un importo complessivo pari a 300 milioni di euro e una cedola per i primi 5 anni pari al 5,875% rispetto a una guidance iniziale del 6,5 per cento.