Piazza Affari scatta e chiude a +1,27%, Stm e Unicredit in spolvero
Seduta in crescendo per Piazza Affari che nelle ultime due ore di contrattazioni ha cavalcato l’ottimismo di Wall Street in vista dell’avvio della nuova earning season. L’indice Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell’1,27% a 23.304 punti, sui massimi dal 2 febbraio. Da inizio mese l’indice guida di Piazza Affari segna un progresso di quasi il 4%.
La nuova earning season dovrebbe trovare il sostegno della riforma fiscale. Secondo le stime elaborate da Thomson Reuters, gli utili voleranno ai massimi degli ultimi sette anni, +18,4% rispetto a un anno fa. Dopo l’antipasto odierno di BlackRock (Eps a 6,70$, battuto il consensus), domani toccherà a big bancarie quali Citigroup, JP Morgan e Wells Fargo.
Sul parterre di Piazza Affari giornata da incorniciare per Stm con un balzo vicino al 5%. Molto bene anche il settore bancario con progressi importanti per Banco BPM (+1,9%) e Unicredit (+2,4%). Quest’ultima ha trovato sponda nelle parole del ceo Jean-Pierre Mustier: “le dinamiche commerciali sono forti in tutto il gruppo, in particolare siamo soddisfatti della raccolta gestita in Italia”.
Exploit per Banca Carige (+xxx) dopo che l’ad Fiorentino ha ritenuto fondata l’informazione relativa al rafforzamento di Raffaele Mincione fino all’8% nel capitale dell’istituto ligure.
E’ tornata a salire Telecom Italia (+0,75%) dopo il ritracciamento dei giorni scorsi. Cdp, entrata nel capitale con il 4,26%, avrà sicuramente un ruolo attivo già a partire dalle prossime assemblee del 24 aprile e 4 maggio sostenendo la posizione di Elliott. Secondo Banca IMI l’entrata di Cdp nel capitale potrebbe favorire una fusione tra la rete di Telecom e Open Fiber. In vista dell’assemblea i rapporti di forza appaiono comunque ancora pendere a favore dei francesi di Vivendi che hanno il 23,9% rispetto al totale del 18% delle quote di Elliott, Cdp e Blackrock.