Piazza Affari scatenata riprova il rimbalzo, pioggia di acquisti sui titoli
Piazza Affari oggi ci riprova a rialzare la testa. Dopo il fallito tentativo di rimbalzo di ieri, l’indice Ftse Mib apre in rialzo del 2% tornato sopra i 22.000 punti, cercando di lasciarsi alle spalle la recente caduta.
Il rimbalzo è sostenuto dai guadagni di Wall Street. Il Dow Jones è salito di 1.293,96 punti, per chiudere a 26.703,32, riportando il rialzo su base percentuale più forte dal marzo del 2009 e il balzo in termini di punti più sostenuto della sua storia. L’S&P 500 è volato del 4,6%, riportando la performance migliore dal 26 dicembre del 2018, concludendo la sessione a 3.090.23; anche il Nasdaq Composite ha vissuto la seduta migliore dal 2008, schizzando del 4,5%, a 8.952,16.
L’azionario globale scommette sempre di più su un’azione coordinata da parte delle banche centrali, volta a contrastare gli effetti negativi sull’economia dell’emergenza coronavirus. Fonti sentite da Reuters riportano che i paesi del G7 sono pronti a diramare un comunicato, attraverso i loro ministri delle finanze, su come intendono fronteggiare l’impatto del coronavirus sull’economia. Il comunicato dovrebbe essere pubblicato nella giornata di oggi o di domani.
Sul Ftse Mib, Diasorin scatta in apertura con un rialzo di quasi il 5%, in volata anche Poste Italiane (+3,6%) ed Exor (+2,9%).
In rialzo anche Atlantia (+1,7%), nonostante abbia incassato il downgrade di Moody’s. L’agenzia di rating americana, a valle della conversione in legge del Decreto Milleproroghe, ha risolto ‘review for downgrade’ avviata lo scorso 3 gennaio portando il rating di Atlantia (holding) a ‘Ba3’ dal precedente ‘Ba2’. L’outlook resta negativo.
Bene anche Fca (+1,7%) che ha fatto leggermente meglio del mercato con -6,7% immatricolazioni a febbraio. In base ai dati diffusi dal Mit, sono state 162.793 le immatricolazioni di auto nuove, in calo del -8,8% rispetto alle 178.493 unità di febbraio 2019.
In fondo al listino traviamo Bper e Banco Bpm ma con variazioni positive sotto l’1%.