Piazza Affari sbanda con banche e Prysmian, +4% Ferragamo
Giro di boa settimanale con segno meno per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib è arretrato dello 0,86% in area 23.578 punti, dopo aver chiuso ieri una seduta in deciso rialzo conquistando nuovi massimi annui. A minare un po’ l’umore dei mercati le parole di ieri del presidente americano Donald Trump che è tornato a puntare il dito contro la Cina e anche l’Europa, alimentando i timori di una nuova escalation della guerra commerciale. “Molti paesi ci impongono dazi straordinariamente alti o creano barriere commerciali impossibili”, ha detto Trump in un discorso all’Economic Club di New York in cui ha chiamato in causa anche l’Unione europea. Nel pomeriggio di oggi è invece arrivato il discorso di Powell (Fed) che ha confermato l’intenzione di mantenere i tassi fermi anche se la banca centrale Usa rimane pronta ad agire se cambiano le prospettive.
male alcune banche con oltre -2% per Unicredit, -1,39% Intesa Sanpaolo e -1,84% Banco BPM. Giornata da dimenticare per Prysmian (-7,16%) all’indomani dei risultati dei primi 9 mesi del 2019. Il mercato e gli analisti si sono concentrati soprattutto sulle indicazioni arrivate dall’a.d Valerio Battista nel corso della conference call sulle stime dell’Ebitda.
bene invece Ferragamo (+4,03%) nonostante le vendite in calo nei primi 9 mesi del 2019. Ferragamo prevede un rallentamento anche nell’ultima parte dell’anno. Standard Ethics ha confermato il rating di “E” su Ferragamo, ma ha rivisto al rialzo il suo outlook da “Stabile” a “Positivo”.
Debole infine Enel (-0,76%) dopo aver comunicato conti in crescita nei primi 9 mesi del 2019 e revisione al rialzo dei target sull’Ebitda 2019.