Piazza Affari ritorna sui massimi annui, exploit di Azimut e Finecobank
Nuovo scatto in avanti di Piazza Affari, anche oggi migliore Borsa europea. Il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,93% a quota 19.989,9 punti, riportandosi sui massimi 2019. I mercati continuano a cavalcare le speranze di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina. Donald Trump ha dichiarato, in particolare, di essere pronto a posticipare la data in cui scatterebbero gli aumenti dei dazi sulle importazioni cinesi da parte Usa, fissata al 2 marzo.
Sponda importante per l’Italia anche dall’asta Btp. Il Tesoro ha collocato titoli a 3 anni per 2,25 mld e a 7 anni per ulteriori 2,25 mld. Il Btp a 3 anni ha visto richieste per 3,987 miliardi è stato allocato al rendimento dello 0,99%, in calo di 8 centesimi rispetto alla precedente asta di metà gennaio. Il Btp a 7 anni ha evidenziato invece richieste più contenute (3,105 miliardi) con rendimento medio di assegnazione del 2,26%, in calo di 9 centesimi rispetto alla precedente asta. L’esito dell’emissione ha spinto al ribasso lo spread che si è ridotto in area 265 pb (venerdì scorso aveva toccato un picco a 290 pb).
Protagonista in positivo anche oggi Azimut (+4,17%) dopo che ieri i dati sulla raccolta hanno evidenziato a gennaio afflussi per 554 milioni di euro. Ritraccia invece Stm (-0,37%) che ieri è avanzata di oltre il 5% portandosi sui massimi dallo scorso ottobre. Tra i finanziari in evidenza anche Banca Generali (+4,10%) e Finecobank (+4,94%).
Tra le banche nuovo scatto in avanti di Unicredit (+2,16%) che torna a ridosso della soglia degli 11 euro. Le ultime indiscrezioni stampa vedono l’istituto guidato da Jean Pierre Mustier al lavoro per la cessione di 3 portafogli Npl per complessivi 2,5 miliardi di euro. Inoltre oggi è stato finalizzato il collocamento di un bond subordinato di tipo Tier 2 con scadenza febbraio 2029 con la domanda che già a metà giornata superava i 2 miliardi.