Piazza Affari riduce il calo e chiude a -2,3%
Altra seduta in forte ribasso per le borse europee, appesantite dal sell-off su Wall Street. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina al di sopra dei minimi intraday ma in calo del 2,3% a 31.293 punti, con Nexi (-6,05%), Erg (-4,8%), Saipem (-4,4%) ed Hera (-4%) in coda. Nessun titolo termina sopra la parità.
Gli ultimi dati macro sull’attività manifatturiera e sul mercato del lavoro Usa, oltre ad alcune trimestrali deludenti, hanno cambiato la narrativa sull’economia a stelle e strisce. Il timore è che la Fed abbia indugiato troppo a tagliare i tassi di interesse, aumentando i rischi di recessione. Alcuni ipotizzano un intervento straordinario della banca centrale americana prima del meeting di settembre, oppure una riduzione di 50 punti base in tale occasione.
Non sono bastati i dati di oggi sull’indice ISM servizi di luglio, in rialzo oltre le attese a 51,4 punti, per risollevare il sentiment ed è improbabile che ciò avvenga nei prossimi giorni, in assenza di spunti macroeconomici di rilievo.
I timori di “hard landing”, insieme alle incertezze geopolitiche, continuano ad alimentare le vendite sugli asset rischiosi e gli acquisti sull’obbligazionario, con il Treasury decennale al 3,77% e il biennale al 3,89%. Lo spread Btp-Bund si amplia a 149 punti base, con il decennale italiano al 3,66% e il benchmark tedesco al 2,17%.
Volatilità anche tra le materie prime, con il petrolio Brent attualmente in area 76,7 dollari al barile e l’oro a 2.410 dollari l’oncia.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro sale a 1,097 mentre il dollaro/yen scende sotto quota 143 con il biglietto verde frenato dai dati Usa e la valuta nipponica in continuo rafforzamento dopo la riunione della BoJ. In forte ribasso le criptovalute, con il Bitcoin a 54.000 dollari dopo essere momentaneamente sceso sotto la soglia dei 50.000 per la prima volta da febbraio.