Piazza Affari resta in rosso a metà seduta, Tim in vetta (+3%)
I guadagni restano per il momento lontani dalle Borse europee che continuano a percorrere la strada dei cali. A metà seduta, l’indice Ftse 100 perde oltre l’1,6%, mentre il Dax e il Cac40 lasciano sul terreno rispettivamente lo 0,7% e lo 0,85%. Giù anche Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che segna una contrazione dello 0,6%.
Sui listini del Vecchio continente, già provati dai timori del coronavirus, dopo gli ultimi numeri arrivati dalla Cina, sono piombate le previsioni della Commissione europea. In particolare, Bruxelles ha abbassato le stime di crescita sull’Italia, con il Pil 2020 atteso a +0,3% rispetto al +0,4% indicato lo scorso novembre. Tagliate anche le previsioni per il 2021 da +0,7% a +0,6%. Le nuove stime confermano l’Italia fanalino di coda per crescita nell’UE e si posizionano ben sotto quelle del governo che indicano per il 2020 un +0,6%
Tra i peggiori titoli del FTSE Mib due big del comparto del lusso, Ferragamo e Moncler, deboli anche gli industriali con Cnh e Pirelli che cedono oltre il 2 per cento. Segno meno anche per Saipem, con il petrolio che è tornato in territorio negativo dopo il tentativo di rimbalzo della vigilia. Comparti su sui pesa l’incognita Coronavirus.
Tra le storie di giornata c’è Telecom Italia che sale di oltre il 3%. Il gruppo guidato da Luigi Gubitosi cavalca i rumors secondo cui la tlc sarebbe pronta a selezionare KKR come fondo infrastrutturale partner per l’offerta su Open Fiber. Positivo anche il titolo Juventus dopo l’estensione della partnership con Allianz.