Piazza Affari regina d’Europa con banche e Tim, nuovo tonfo per Mediaset
Il compromesso raggiunto dal governo tedesco sui migranti ha fatto respirare oggi i mercati. Il Ftse Mib ha così chiuso con un progresso dell’1,57% a quota 21.754 punti. La cancelliera Angela Merkel e il ministro dell’Interno e leader del CSU Horst Seehofer hanno raggiunto un compromesso sulla questione immigrazione, evitando, almeno per il momento, una crisi del governo tedesco con lo spauracchio delle elezioni anticipate. Sullo sfondo però rimangono ancora le tensioni commerciali. Oggi Wall Street chiuderà in anticipo alle 18:30 e domani resterà chiusa per l’Indipendence Day.
Sul parterre milanese spicca il rally di Banco BPM (+1,80% a 2,5783 euro). Il 10 luglio è previsto il termine per la presentazione delle offerte e le ultime indiscrezioni stampa vedono una pattuglia di ben sette pretendenti interessate ai crediti deteriorati della banca. Le offerte riguarderanno un maxi-pacchetto di sofferenze e la piattaforma di gestione del Banco BPM. Stando a quanto riporta oggi il Sole 24 Ore, l’istituto starebbe valutando tre possibili opzioni per ripulire il suo bilancio dei crediti problematici: si va dal caso base dei 3,5 miliardi, asticella necessaria per arrivare al target indicato alla Bce, fino allo smaltimento quasi totale, cioè 9,5 miliardi. la soluzione intermedia sarebbe quella di una cessione di Npl per circa 8 miliardi. L’a.d. del gruppo lombardo, Giuseppe Castagna, in una intervista a “Il Messaggero” ha sottolineato che se le offerte saranno interessanti si deciderà se accelerare ancora rispetto a quanto comunicato al mercato.
Tra le big di Piazza Affari spicca il rialzo consistente di Eni (+2,42%), con il petrolio Wti che nell’intraday si è spinto fino a 75 dollari al barile, livello che non vedeva dal 2014. Molto bene anche Enel (+1,62%).
Rally nell’ordine del 3,31% in area 0,65 euro per Telecom Italia che ha siglato un accordo strategico con i principali fornitori del settore tlc. L’accordo rientra nell’ambito del progetto di ottimizzazione delle forniture previsto nel piano strategico DigiTim. Restano confermati i risultati economici di risparmio definiti per Tim già per il 2018. “Siamo particolarmente soddisfatti dell’intesa con i nostri partner – ha dichiarato Amos Genish – che dimostra come siamo sulla buona strada nell’implementazione del nostro piano strategico e che prevede, tra l’altro, una maggiore produttività e migliori servizi per i nostri clienti”.
Il settore tlc si è mosso bene dopo che Veon (ex Vimplecom) ha annunciato di avere raggiunto un accordo con la conglomerata cinese Ck Hutchison per la vendita della partecipazione del 50% detenuta in Wind Tre per 2,45 miliardi di euro. La conglomerata di Hong Kong ha così rilevato il restante 50% di Wind Tre salendo così al 100%.
Lieve segno meno per Fca (-0,02%) che non ha reagito ai dati sulle vendite di giugno negli Stati Uniti. Lo scorso mese FCA US ha venduto 202.264 veicoli, +8% rispetto a un anno prima. Le vendite sono state spinte dai brand Jeep (+19%) e Ram Truck (+6%). Per quanto riguarda giugno, si tratta del dato migliore in 14 anni. Deboli invece riscontri dalle immatricolazioni Italia: lo scorso mese Fca ha registrato un calo delle immatricolazioni in Italia del 19,3% a 43.343 unità rispetto alla flessione del 7,25% a 174.702 unità del mercato. Pesa la decisione del Gruppo Fca “di dare precedenza alle vendite ai clienti privati piuttosto che a quelle sugli altri canali che sono decisamente meno remunerativi”, rimarca il Centro Studi Promotor. Al netto dei dati del Gruppo Fca, il mercato italiano nel primo semestre è in lieve crescita (+1,71%).
Flessione del 2,61% per Mediaset che era già reduce da due difficili sedute.