Piazza Affari prova a reagire alle vendite: male ancora Ferragamo e Banco Bpm
Piazza Affari tenta la reazione dopo la sciagurata seduta di ieri. L’indice FTSE Mib si mantiene a ridosso dei 20.800 punti e scambia dunque sulla parità quando è da poco passata metà seduta. Il mercato italiano ha sofferto una flessione all’annuncio di probabili prossime elezioni in Italia nell’autunno 2017, con un modello di legge elettorale “alla tedesca” con sbarramento al 5%.
“Un fatto che ridurrebbe in modo considerevole (dagli attuali oltre dieci a quattro) il numero dei partiti in Parlamento”, ha commentato John J. Hardy, head of Fx strategy di Saxo Bank. Per l’esperto anche il cambio euro/dollaro “ha sofferto il newsflow di ieri, cui potrebbero aggiungersi alcune tensioni nel corso dell’incontro EcoFin di metà giugno con al centro la questione degli aiuti che consentano alla nazione ellenica di onorare gli impegni nell’ambito del piano di salvataggio, nella speranza di un rientro sul mercato dei bond”.
In questo quadro a Piazza Affari aleggia ancora un certo scetticismo sui titoli bancari e quelli legati al dollaro. Banco Bpm al momento indietreggia dell’1,3% a 2,878 euro segnando la peggior performance fra le blue chip tricolori.
Vanno male anche Saipem, -1,12% a 3,68 euro, Ferragamo, -1,35% a 24,79 euro e Yoox net-a-porter, -0,9% a 25,33 euro.