Piazza Affari plaude (timidamente) a sorpresa PIL, Poste e Atlantia inarrestabili
Finale di aprile con agenda fittissima per l’Italia che scaccia l’incubo recessione e Piazza Affari ne trae beneficio andando a chiudere in moderato rialzo. Il Ftse Mib segna in chiusura un progresso dello 0,43% a 21.881 punti, non lontano dai massimi annui oltre 22 mila toccati nelle scorse settimane. Il PIL è tornato a salire (+0,2% t/t nel I trimestre) nello stesso giorno in cui il mercato del lavoro ha dato buoni segnali (disoccupazione scesa al 10,2% e numero occupati balzato nei pressi dei massimi assoluti di metà 2018). Buona anche la reazione dell’obbligazionario con spread Btp-Bund in diminuzione in area 255 pb grazie anche alla solida domanda nell’asta Btp.
Sul parterre di Piazza Affari spicca la performance di Salvatore Ferragamo, salita di oltre il 3%. A dare lo slancio al titolo l’upgrade da parte di MainFirst che ha alzato la raccomandazione da neutral a outperform con target price a 24 euro (rendimento potenziale del 17% rispetto alle quotazioni attuali). Sul titolo Ferragamo una raccomandazione d’acquisto mancava da oltre un anno. Secondo i dati raccolti da Bloomberg, i giudizi degli analisti sul titolo Ferragamo si dividono in 1 buy, 12 hold e 12 sell. Il target price medio a 12 mesi è pari a 17,50 euro, che implica una perdita potenziale del 10,7% rispetto ai livelli attuali.
Tra i migliori di giornata anche il titolo Juventus (+2,5%) e Atlantia (+2,18%). Il titolo del colosso autostradale segna un progresso giornaliero di oltre +1% spingendosi oltre la soglia dei 24 euro, sui massimi dallo scorso 14 agosto, il giorno del crollo del Ponte Morandi che portò Atlantia a perdere il 22% in Borsa in un solo giorno. Da inizio anno il titolo Atlantia segna un progresso di oltre il 33%, spiccando tra i 10 migliori titoli del Ftse Mib in questi primi 4 mesi dell’anno.
Molto bene anche Poste (+1,45% a 9,51 euro) tornata di slancio sui massimi storici. Tra le banche progresso dell’1,54% per Bper. Moderato rialzo per Intesa Sanpaolo (+0,21%). Il ceo Carlo Messina ha confermato la porta chiusa di Intesa a operazioni straordinarie. “Non abbiamo allo studio fusioni in Europa”, ha detto il numero uno di Intesa a margine dell’assemblea degli azionisti. Relativamente alle prospettive 2019, Messina confida che il gruppo bancario Messina quest’anno riesca a riportare un utile in aumento “pur in un contesto di mercato molto difficile”. Lo scorno anno Intesa ha riportato un utile netto di 4,05 mld. Confermato anche l’obiettivo di fare meglio rispetto a quanto previsto dal piano di impresa per quanto concerne la riduzione dei crediti deteriorati.