Piazza Affari: partenza poco mossa del Ftse Mib (+0,1%), scattano le utilities
Avvio poco mosso per Piazza Affari con l’indice Ftse Mib che avanza di un timido +0,1% in area 20.690 punti, dopo aver chiuso la seduta di ieri con un rialzo dell’1%. Gli acquisti si sono concentrati sulle banche con lo spread che rimane ingessato in area 200 punti base in attesa di sviluppi dal fronte politico. Intanto al Quirinale si apre il secondo giro di consultazioni per la formazione del nuovo governo. Attesi a colloquio con il presidente Sergio Mattarella, i presidenti di Senato e Camera e i gruppi misti, mentre domani toccherà al Partito Democratico e al Movimento 5 Stelle. Oggi attenzione anche all’asta del Tesoro di Ctz per un ammontare di 2 miliardi.
Nel corso del G7 a Biarritz, in Francia, il presidente americano Donald Trump si è detto fiducioso sul fatto che la Cina voglia raggiungere un accordo perché “ha incassato un duro colpo” negli ultimi mesi. Il sentiment del mercato però rimane cauto in assenza di azioni concrete da parte delle due super potenze.
Non aiuta nemmeno il dato giunto dalla Germania. Secondo la lettura finale, il Pil tedesco nel secondo trimestre ha segnato un -0,1% rispetto al periodo precedente e una crescita nulla su base annua. Se anche nel terzo trimestre si dovesse vedere segno negativo, si parlerà di recessione tecnica per la Germania.
Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib spiccano in partenza le utilities con Terna (+0,9%), Snam (+0,8%) ed Enel (+0,6%). Ieri quest’ultima, attraverso la sua controllata per le rinnovabili Enel Green Power, ha avviato la costruzione di Campos del Sol, un nuovo impianto solare fotovoltaico in Cile. Il nuovo parco solare richiederà un investimento complessivo di circa 320 milioni di dollari.
In evidenza anche Saipem (+0,6%) e Banca Bpm (+0,4%), mentre le peggiori del paniere sono Cnh Industrial (-1%) ed Exor (-0,8%).