Piazza Affari parte piatta, acquisti su Terna e Snam
Avvio poco mosso per Piazza Affari dopo un inizio di settimana sprint. L’indice Ftse Mib avanza di un timido +0,1% in area 21.500 punti. In Italia l’attenzione del mercato è rivolta al fronte politico. La legge di bilancio 2020 varata dal governo M5S-PD ha ricevuto il via libera del Senato, con 166 voti favorevoli e 128 contrari. Non ci saranno più modifiche al testo della manovra che approderà alla Camera e che sarà dunque blindato. La manovra per il 2020 potrebbe arrivare a valere 32 miliardi. Oggi a Roma, il ministero dello Sviluppo economico riunisce il tavolo su Alitalia, mentre il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parteciperà alla presentazione della strategia di innovazione del Paese.
Il sentiment positivo di ieri sui mercati è stato dettato dalle speranze che la guerra commerciale esplosa tra gli Stati Uniti di Donald Trump e la Cina di Xi Jinping 18 mesi fa possa davvero concludersi. Le controparti hanno raggiunto un accordo sulla Fase 1, primo passo di una intesa più ampia volta a porre fine alla guerra dei dazi.
Tornando a Piazza Affari, scattano le utilities in avvio di seduta con Snam e Terna che salgono di quasi l’1%. Timidi acquisti (+0,2%) su Fca. Secondo i dati diffusi stamattina dall’Acea, le immatricolazioni nell’area UE+Efta del gruppo italo-americano hanno registrato a novembre una moderata flessione dell’1,6% a 67.739 veicoli, facendo peggio del mercato che è salito del 4,5 per cento. Inoltre, oggi si riunirà il cda della francese Psa Peugeot Citroen, da cui potrebbero arrivare novità riguardanti il progetto di alleanza.
Debole Ubi Banca (-0,4%) che ha raggiunto un accordo con doValue che prevede la gestione di un portafoglio di crediti in sofferenza del valore di circa 0,9 miliardi di euro. L’accordo è incluso nei complessivi circa 11 miliardi di nuovi mandati che la società ha raggiunto nel corso del 2019 in Sud Europa.
Vendite anche su UniCredit (-0,6%) che ha ceduto a Guber, Barclays e IFIS un portafoglio di crediti in sofferenza costituiti dalla creditoria residua di contratti di leasing. Il portafoglio comprende esclusivamente crediti derivanti da contratti di leasing regolati dal diritto italiano con un valore facciale complessivo – al lordo delle rettifiche – di circa 154 milioni di euro al 30 giugno 2019.