Piazza Affari parte debole sotto 25.000 punti, Nexi tra i pochi segni più
Partenza da dimenticare per Piazza Affari nell’ultima seduta della settimana, sui timori legati all’epidemia di coronavirus. L’indice Ftse Mib arretra dello 0,5% tornando sotto quota 25.000 punti, in scia alla debolezza della seduta di ieri che si è chiusa in calo dell’1,6%.
I primi effetti del diffondersi del coronavirus si fanno sentire: nei primi 16 giorni di febbraio, le vendite retail di auto per passeggeri in Cina sono crollate su base annua del 92%. Il governo ha informato che diverse sono le aziende che hanno ripristinato le attività, interrotte a causa dell’emergenza del coronavirus. Il ministero del Commercio ha reso noto, in particolare, che le attività sono riprese soprattutto nelle province di Guangdong e Jiangsu, principali centri dell’export cinese. Diverse aziende hanno riaperto i battenti anche a Shanghai e Shandong.
Inoltre, il direttore dell’OMS, Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha ammesso ai giornalisti che il basso numero di casi di persone infettate dal coronavirus al di fuori della Cina “potrebbe non rimanere tale per molto tempo”, lasciando presagire nuovi casi nel mondo. In Cina, la Commissione nazionale di Sanità ha aggiornato il bilancio delle vittime e dei casi confermati di coronavirus. Le persone infettate sono salite a 75.465, a fronte di 2.236 decessi. La Corea del Sud ha riportato 52 nuovi casi per un totale di 150 casi.
Tra gli appuntamenti, si segnala anche l’avvio del G20 a Riyadh, a cui partecipa il ministro dell’Economia Gualtieri. A livello societario, sono attesi i conti di Juventus.
Sul Ftse Mib, Nexi spicca in apertura con un rialzo dell’1%; unico altro segno più è Bper (+0,5%). I titoli peggiori sono Tenaris e Prysmian che cedono quasi il 2%.