Piazza Affari paga i timori di guerra commerciale Usa-Cina, pesanti CNH e Stm
Si interrompe la striscia positiva di Piazza Affari. L’indice Ftse Mib, reduce da quattro sedute consecutive in rialzo, ha ceduto lo 0,3% a quota 22.442 punti. I mercati tornano a pagare i timori di una possibile guerra commerciale tra Usa e Cina che potrebbe comportare dei contraccolpi sull’economia globale. Pechino ha annunciato una nuova ondata di dazi sulle importazioni statunitensi in risposta ai nuovi dazi annunciati dal presidente americano Donald Trump su 1.300 prodotti cinesi, per un valore di $50 miliardi.
Sul fronte macro l’inflazione dell’area euro è salita a +1,4% annuo a marzo, in linea con le attese. Il mercato non si attende comunque una svolta da falco della Bce con gli attuali livelli di crescita dei prezzi che potrebbero indurre l’Eurotower a far proseguire il QE anche oltre settembre 2018. Dagli Usa positivi riscontri dalla stima elaborata dalla società Adp sul saldo delle buste paga del settore privato statunitense, che segnala a marzo +241 mila unità, meglio delle +210 mila attese.
Maglia nera di giornata per CNH Industrial con un calo vicino al 3,5%. Per il titolo CNH si tratta dei minimi a oltre 6 mesi con un tonfo del 25% rispetto ai massimi storici di 12,64 euro toccati lo scorso 1 febbraio. A nulla sono valsi i buoni numeri del mercato camion in Brasile. I dati del primo trimestre evidenziano un +20% annuo per CNH rispetto al +18% del mercato. “Il prossimo catalyst saranno i conti trimestrali del 27 aprile”, rimarca Mediobanca Securities che conferma outperform sul titolo considerando il calo a doppia cifra da inizio anno che ha portato l’azione a trattare 8,9 volte l’EV/Ebit rispetto alle 11,6 volte di Deere.
Male in generale tutti i titoli della galassia Agnelli con Ferrari giù dell’1,54% e Fca in flessione dello 0,54% dopo il rally della vigilia. Il mercato italiano dell’auto ha visto a marzo immatricolazioni che sono scese a marzo del 5,75%. Calo a doppia cifra per Fiat Chrysler Automobiles che ha archiviato il mese passato a -12,9 per cento.
Continua il momento negativo di STM (-2,43%) contagiata negativamente dal sentiment ribassista sull’interno settore tecnologico. Tra i segni più spicca invece Snam (+0,78%). Tra le big seduta positiva per Eni (+0,86%).