Piazza Affari inverte la rotta dopo un avvio debole, ancora vendite su Saipem
Dopo un’apertura in territorio negativo, il Ftse Mib ha invertito la rotta e scambia di poco sopra la parità in area 18.700 punti, in rosso invece tutti gli altri Eurolistini.
Sul sentiment degli investitori crescono i timori relativi all’outlook della crescita globale in attesa delle decisioni di politica monetaria della Federal Reserve che inizia oggi la riunione per concludersi domani con un probabile rialzo dei tassi di interesse. Ieri è arrivato il nuovo attacco del presidente Usa Donald Trump, che ha dichiarato “incredibile” che la Fed stia considerando un altro aumento del costo del denaro.
Seconda seduta consecutiva in deciso ribasso quella di ieri per Wall Street, con lo S&P 500 sceso sui minimi di oltre un anno. In rosso stamane anche i mercati asiatici dopo che il presidente Xi Jinping non ha fornito nuove indicazioni sul commercio o sugli stimoli all’economia nel suo discorso odierno.
Sul fronte interno italiano, il focus resta sui negoziati tra Roma e Bruxelles sulla manovra, con il Governo che ha trovato un accordo sulla legge di bilancio da mandare alla Commissione con il nuovo deficit ridotto al 2,04%.
A Piazza Affari, scattano in apertura Mediobanca (+0,9%) e Atlantia (+0,7%) in vetta al listino principale. Le peggiori sono CNH (-2%) e Pirelli (-2,4%). Ancora vendite su Saipem (-2,1%) che tocca nuovi minimi in scia a calo del petrolio.