Piazza Affari inizia bene la settimana, rimbalzo di Buzzi e acquisti su galassia Agnelli
Inizio di settimana con il piede giusto per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib avanza dello 0,2% in area 23.300 punti, gettandosi alle spalle i ribassi della scorsa settimana. Dal fronte delle trattative Usa-Cina sul commercio, arrivano indiscrezioni secondo cui si troverebbero in una fase di stallo e l’accordo sulla Fase 1 potrebbe a questo punto essere raggiunto, nel migliore dei casi, alla fine dell’anno. Dalle indiscrezioni è emersa però anche la volontà di Trump di non imporre alla Cina alcuni dazi il cui lancio era stato pianificato proprio per il mese di dicembre.
La giornata sarà movimentata da diversi appuntamenti, tra cui spiccano l’indice Pmi manifatturiero di Italia, Spagna, Francia, Germania, Gran Bretagna e intera Eurozona. Nel tardo pomeriggio, a mercato chiuso, verranno diffuse le immatricolazioni auto in Italia. Si segnala inoltre che la neo-presidente della Bce, Christine Lagarde, terrà la sua prima audizione trimestrale davanti al Parlamento europeo.
Sul Ftse Mib, Buzzi scatta in apertura con un rialzo di quasi il 2%, rimbalzando dopo il forte ribasso di venerdì. Ben comprate anche i titoli legati alla galassia Agnelli con Fca, Ferrari ed Exor che salgono di oltre l’1%.
Positiva anche Stm (+0,4%) che ha acquisito interamente la svedese Norstel, azienda produttrice di fette in carburo di silicio. A seguito della transazione iniziale annunciata a febbraio 2019, Stm ha esercitato la sua opzione per acquisire la quota restante del 45%. Il corrispettivo totale per l’acquisizione di Norstel è stato di 137,5 milioni di dollari.
Piatta Unicredit che semplifica la struttura del gruppo, riducendo la partecipazione nella turca Yapi Kredi Bank a una percentuale sotto il 32%.
Sotto la parità Atlantia (-0,2%) che è finita nel mirino di Fitch. Gli analisti dell’agenzia di rating hanno annunciato venerdì scorso, a mercati chiusi, di avere posto in ‘watch negativo’ il rating del gruppo italiano. Stessa azione sulla controllata Autostrade per l’Italia (Aspi) e Aeroporti di Roma (AdR). “Le azioni riflettono una crescente pressione sulla possibile revoca anticipata della concessione autostradale”, spiegano gli analisti di Fitch nel report.