Piazza Affari incerta, giù Fca dopo immatricolazioni. Focus su bancari alla prova della stagione utili
La prima seduta della settimana è caratterizzata dall’incertezza per Piazza Affari che ha iniziato il mese di febbraio in territorio negativo in scia alla debolezza delle banche. Questa mattina, a Milano, l’indice Ftse Mib è in altalena e in questo momento lascia sul terreno lo 0,04% a 19.569,6 punti.
Sul fondo dell’indice Ftse Mib scivola Fca con un calo dell’1,5%, dopo che venerdì a mercato chiuso sono stati diffusi i dati sulle immatricolazioni in Italia. In particolare, il gruppo guidato da Mike Manley ha visto le vendite di nuove auto di gennaio scendere del 21,64%, facendo decisamente peggio del mercato che nel mese ha segnato un -7,55 per cento. Da monitorare l’intero comparto bancario in attesa della stagione delle trimestrali che entra nel vivo con i numeri di Intesa Sanpaolo, la prima a comunicare i conti.
Tra i migliori titoli del listino milanese spiccano Telecom Italia che guadagna quasi il 3% a 0,498 euro, seguita da Banco Bpm che avanza dell’1,92% e Recordati. Nel corso di una intervista a “Il Corriere della Sera”, l’amministratore delegato del gruppo, Giuseppe Castagna, ha dichiarati sul tema consolidamento: “Penso che in futuro ci sarà ma ora siamo in una fase troppo incerta per immaginare operazioni a breve”.
Intanto in Italia si continua a guardare con preoccupazione alla debolezza dell’economia con la spirale recessiva che potrebbe continuare anche nella prima parte del 2019. Confindustria indica un’espansione poco superiore a zero, mentre il Pmi manifatturiero a gennaio ha indicato un’ulteriore contrazione scendendo ai minimi da 5 anni e mezzo. A livello macro è previsto l’aggiornamento sull’inflazione a gennaio.