Piazza Affari in rosso (-0,8%) con l’Europa, salgono rendimenti titoli di Stato
Giornata all’insegna delle vendite per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in ribasso dello 0,8% a 30.098 punti, con Moncler (-2,8%), Stm (-2,4%) e Inwit (-2,4%) in coda al listino, mentre avanzano i bancari Mediobanca (+2,6%), Mps (+2,1%) e Banco Bpm (+1,4%). Perde smalto nel corso della seduta ma chiude positiva Telecom Italia (+0,9%), dopo il via libera del governo sulla cessione di NetCo a KKR.
Ecco il nostro commento live della chiusura di oggi:
In rialzo invece i rendimenti obbligazionari, sia in Europa sia negli Usa. Dal Forum di Davos, Lagarde e colleghi hanno invitato i mercati a smorzare le aspettative sui tagli dei tassi nel 2024 da parte della Bce. La presidente ha aperto alla possibilità di una riduzione in estate, ma serviranno dati che confermino la discesa dell’inflazione verso il target del 2%.
Intanto, negli Usa, le vendite al dettaglio sono aumentate al ritmo più rapido degli ultimi tre mesi a dicembre (+0,6% su base mensile), riducendo le scommesse su un taglio dei tassi già a marzo da parte della Fed.
A frenare il sentiment dei mercati hanno contribuito anche alcuni dati deludenti sull’economia cinese, frenando soprattutto il settore della moda e del lusso, oltre all’inattesa accelerazione dell’inflazione nel Regno Unito a dicembre (al 4%).
Sull’obbligazionario, spread Btp-Bund si amplia leggermente ma rimane sotto i 160 punti base, con il rendimento del decennale italiano in rialzo al 3,9% e quello del Bund al 2,32%, mentre i Treasury decennali salgono al 4,1%.
Tra le materie prime, il Petrolio Brent arretra a 77,6 dollari al barile, frenato dal dollaro forte e dall’avversione al rischio che compensano le preoccupazioni per l’escalation delle tensioni in Medio Oriente, compresi i continui attacchi alle navi nel Mar Rosso da parte dei ribelli Houthi sostenuti dall’Iran.
Sul Forex, cambio euro/dollaro in discesa a 1,086 mentre il dollaro/yen risale a 148,5.