Piazza Affari in calo dopo sei sedute, Ftse Mib a -1,75%
Chiusura sottotono per le borse europee e per Piazza Affari dopo i recenti guadagni, complice l’andamento negativo di Wall Street. Il Ftse Mib termina in ribasso dell’1,75% a 25.596 punti, con vendite soprattutto su Tenaris (-4,9%), Stm (-3,8%), Cnh (-3,4%) e Saipem (-3,3%). Frena anche Snam (-2,2%) dopo la presentazione del piano strategico al 2026. In controtendenza soltanto Leonardo (+1,9%) e Iveco (+1,6%), resiste sulla parità Unicredit.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta poco mosso a 171 punti base, con il rendimento del decennale italiano in area 3,76%. In giornata sono stati diffusi i verbali della Bce, da cui è emerso che nella riunione di dicembre buona parte del Consiglio Direttivo era favorevole ad un’altra stretta da 75 punti base, contro i 50 della decisione definitiva.
Inoltre, Christine Lagarde è intervenuta al forum di Davos riaffermando la linea dura della Bce nella lotta all’inflazione, anche se il 2023 sarà meno negativo rispetto alle precedenti stime per l’economia dell’eurozona.
Sul Forex, l’euro/dollaro oscilla intorno a 1,08 mentre il dollaro/yen torna a 128,5 con il parziale recupero della valuta nipponica. Fra le materie prime il petrolio guadagna terreno con il Brent a 86 dollari e il Wti in prossimità degli 80,5 dollari al barile, dopo l’aumento delle scorte emerso dai dati statunitensi.
Negli Usa prosegue la stagione di trimestrali, in attesa dei conti di Netflix in uscita stasera. I segnali di rallentamento dell’economia emersi ieri non hanno impedito ai funzionari della Fed di riaffermare la necessità di una politica monetaria più restrittiva.
Intanto i dati di oggi hanno offerto un quadro contrastante, con le costruzioni di nuove case in calo per il quarto mese consecutivo a dicembre, mentre le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono diminuite inaspettatamente, scendendo al livello più basso da settembre e sottolineando la solidità del mercato del lavoro.