Piazza Affari: Ftse Mib chiude poco mosse e fallisce l’assalto dei 21.000 punti, acquisti sui bancari
Piazza Affari chiude in lieve ribasso azzerando tutti i guadagni della prima parte della seduta. Il Ftse Mib termina in flessione dello -0,14% a 20.816,99 punti, prendendo così fiato dopo aver messo a segno ieri un balzo dell’1,8%. In Italia l’attenzione del mercato rimane rivolta al Quirinale. Questo pomeriggio il presidente Sergio Mattarella ha chiuso il giro di consultazioni con i partiti più importanti volte a valutare la possibilità di una nuova maggioranza formata da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle che arrivi a fine legislatura come alternativa al ritorno alle urne. Notizia apprezzata dai mercati, sempre più convinti che le possibilità di nuove elezioni già in autunno sono molto basse.
Sul fronte macro sono stati diffusi i dati preliminari di agosto relativi all’attività manifatturiera e terziaria dei principali Paesi europei, che hanno evidenziato valori superiori alle attese, pur confermando un quadro debole per quanto riguarda la manifattura. Dalle minute della Bce è emerso invece un rallentamento economico più duraturo del previsto, che rende necessario un pacchetto di nuove misure per stimolare la ripresa.
Oltreoceano gli indici di Wall street viaggiano sotto la parità, con gli operatori che rimangono cauti in attesa di ulteriori dettagli sui tassi di interesse negli Stati Uniti. Domani infatti è previsto il discorso di Jerome Powell, presidente della Fed, al simposio di Jackson Hole. In attesa dell’evento il presidente Donald Trump, con una serie di tweet, ha messo proprio nel mirino il governatore della Fed, insistendo sulla necessità di una forte riduzione dei tassi alla luce anche delle politiche monetarie implementate dagli altri paesi. Riguardo sempre alla Fed, dai verbali dell’ultima riunione di luglio, diffusi ieri sera, i membri del board hanno tenuto a sottolineare che il taglio effettuato è da considerare un aggiustamento di “metà ciclo” e non l’inizio di un ciclo espansivo. Allo stesso tempo l’istituto vuole mantenere una certa flessibilità nelle prossime decisioni tenendo in considerazione che le incertezze legate alla guerra commerciale sembrano essere persistenti.
Tornando a Piazza Affari, Pirelli chiude in vetta al Ftse Mib con un rialzo del 2,7%. Forti acquisti su Banco Bpm (2,2%) grazie al calo dello spread tra Btp decennale e Bund di pari durata sotto quota 200 punti base. In evidenza anche Ubi Banca (+1,8%) e UniCredit (+1,1%).
Deciso rialzo di Tenaris (+1,3%) sulla notizia di nuovi contratti. La Abu Dhabi National Oil ha assegnato contratti per 3,6 miliardi di dollari per la fornitura di tubi e rivestimenti a un gruppo di società, tra cui Tenaris, la francese Vallourec e la giapponese Marubeni.
Seduta positiva per Telecom Italia (+0,8%) con il mercato che apprezza l’ipotesi, rilanciata oggi dal Sole 24 Ore, di un accordo con Dazn per la distribuzione dei contenuti (principalmente le partite di Serie A) sulla piattaforma Tim Vision.
In fondo al paniere principale di Piazza Affari troviamo Moncler (-2,1%) e Leonardo (-1,7%).