Piazza Affari e Borse europee previste in calo in avvio, attenzione a Generali
Si prevede un avvio di seduta in calo per Piazza Affari e le principali Borse europee, su nuove tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Ieri sera il presidente americano Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che apre la strada al divieto, rivolto alle società di tlc Usa, di acquistare i prodotti di Huawei, colosso delle infrastrutture telecom cinese da tempo nel mirino dell’amministrazione Usa. Trump ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale a causa delle minacce che incombono sulla tecnologia americana. La decisione rende ancora più tesi i rapporti Usa-Cina, deteriorati dalla recente escalation della guerra commerciale.
E così questa mattina l’azionario asiatico si è mosso contrastato, nonostante i guadagni di Wall Street ieri sera. Tokyo ha chiuso con un ribasso dello 0,70%, Shanghai tuttavia tiene, mettendo a segno un rialzo dello 0,40%. La giornata odierna sarà movimentata da alcune indicazioni macro. Nel corso della mattina verrà diffusa la bilancia commerciale dell’Eurozona, mentre nel pomeriggio in arrivo dagli Stati Uniti i dati sul mercato immobiliare (nuove costruzioni, permessi edilizi e nuovi cantieri), oltre che le nuove richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione.
Per quanto riguarda l’Italia, oggi verranno pubblicati la lettura finale dell’inflazione e l’aggiornamento sulla bilancia commerciale. A livello societario sono previste alcune trimestrali, tra cui spicca quella di Generali. Ieri Piazza Affari ha chiuso con un ribasso dello 0,14% a quota 20.863 punti, recuperando con forza nel finale. Maggiore tensione sul fronte obbligazionario, in scia alle dichiarazioni di Matteo Salvini circa il possibile sforamento dei vincoli Ue sul fronte deficit e debito. Il premier Giuseppe Conte ha inoltre alimentato le preoccupazioni in vista della legge di bilancio 2020. “Evitare l’aumento dell’Iva non sarà facile”, ha detto Conte. Lo spread Btp Bund in giornata è salito fino a 290 punti base, con il ministro Giovanni Tria che è intervenuto in veste di pompiere definendo “ingiustificate” le tensioni sui titoli di Stato italiani.