Piazza Affari: chiusura appena sopra la parità per il Ftse Mib (+0,1%), Stm la migliore (+4%)
Piazza Affari chiude una seduta positiva alla vigilia del Bce Day. L’indice Ftse Mib termina le contrattazioni in rialzo dello 0,1% a 21.891,57 punti, in attesa delle misure che la banca centrale europea potrebbe lanciare domani anche se sono tornati rumor su un possibile rinvio del lancio di un nuovo QE, comunicando che la decisione di introdurlo dipenderà dalla qualità dei prossimi dati. A detta degli esperti, la banca centrale non può permettersi di deludere i mercati.
Intanto per l’Italia ieri sera è arrivata la conferma che il Governo Conte-Bis ha preso la fiducia anche al Senato, con 169 si, 133 no e 5 astenuti. Oggi c’è stata l’asta di Bot annuali per 6,5 miliardi, prima asta dopo la formazione del nuovo governo. Sono stati allocati titoli a un anno al tasso del -0,226%, in calo di 33 punti base rispetto a un mese fa. Solida la domanda che ha raggiunto quota 10,35 miliardi, con un rapporto di copertura di 1,57 (1,44 un mese fa).
Tra i singoli titoli del Ftse Mib, STM chiude al primo posto con un rialzo del 4%, tornando sopra i 18 euro. Il colosso italo-francese dei microchip si accoda al buon umore del comparto tech dopo le novità annunciate ieri sera da Apple. Il colosso di Cupertino ha presentato i suoi nuovi prodotti, tra cui l’iPhone 11, a un prezzo pari a 699 dollari, inferiore rispetto ai 749 dell’iPhone XR (modello precedente).
In evidenza anche Leonardo (+1,7%) dopo la notizia che le aziende leader nel settore della difesa del Regno Unito insieme agli attori principali dell’industria italiana hanno annunciato l’intenzione di collaborare alle attività relative al Combat Air System Tempest firmando una dichiarazione di intenti.
Piatta Azimut che resta nel radar degli analisti, dopo la pubblicazione dei dati di raccolta netta. Gli analisti di Banca Imi hanno rivisto al rialzo il prezzo obiettivo di Azimut, portandolo a 17,7 euro da 16,6 euro, e hanno confermato la raccomandazione hold.
Seduta difficile invece per Banco Bpm (-2,3%) e Ubi Banca (-2%) che chiudono agli ultimi posti del Ftse Mib dopo le prese di profitto sul comparto bancario. Oggi lo spread Btp-Bund è risalito in area 160 pb, dopo che nei giorni scorsi era sceso fino a 150 pb in scia alla nascita del nuovo Governo M5S-PD guidato da Giuseppe Conte, favorendo gli acquisti sul settore creditizio nelle ultime sedute. Nel frattempo, il mercato resta in attesa delle decisioni della Bce che potrebbe varare nuove misure di stimolo a favore dell’economia, tra cui un ulteriore taglio del tasso sui depositi, accompagnato però da misure che ne mitighino gli impatti sui bilanci bancari.