Piazza Affari chiude piatta, ancora acquisti sul titolo Juventus in attesa di Ronaldo
Chiusura di settimana sotto tono per il listino milanese, ancora ostaggio delle tensioni commerciali. Dalla scorsa notte, sono effettive le tariffe del 25% imposte dall’amministrazione Trump su 34 miliardi di dollari di prodotti importati dalla Cina che, da parte sua, ha messo in campo misure per proteggere il suo mercato dal made in Usa.
L’escalation della tensione, Trump ha già minacciato tariffe su 500 miliardi di prodotti dell’Ex Regno di Mezzo, ha fatto passare in secondo piano le numerose indicazioni arrivate dai dati macro. Per quanto riguarda la prima parte di seduta, meglio del previsto i numeri relativi la produzione industriale tedesca (+2,6% mensile) e le vendite al dettaglio italiane (+0,8% m/m) mentre i prezzi delle abitazioni nel Regno Unito si sono mossi in linea con le stime (+0,3% m/m).
Dal fronte statunitense, numeri contrastanti quelli arrivati dal mercato del lavoro: a fronte della crescita delle buste paga non agricole di oltre 200 mila unità (213 mila), il tasso di disoccupazione è passato dal 3,8 al 4 per cento.
Alla seconda seduta consecutiva con il segno più, l’eurodollaro sale dello 0,55% a 1,1753 portando il saldo settimanale al +0,62%. Ottava in rosso invece per il Brent che, con il mezzo punto percentuale in meno di oggi (77$/barile), in cinque sedute segna un saldo negativo di quasi 3 punti percentuali. Stabile lo spread BTP-Bund in quota 243 punti base nonostante l’agenzia di rating S&P’s abbia ridotto le stime sulla crescita della nostra economia per l’anno corrente dall’1,5 all’1,3 per cento.
Per quanto riguarda l’azionario milanese, dove il Ftse Mib ha segnato un +0,05% fermandosi a 21.925,51 punti, banche in ordine sparso con il -0,14% di Intesa Sanpaolo, il +0,03% di UniCredit e il -1,58% di Mediobanca. Denaro invece su BPER (+1,97%) e UBI (+0,24%). Debole il risparmio gestito (-1,52% per Banca Generali, -1,01% per Finecobank nonostante dati positivi sulla raccolta a giugno).
Acquisti sull’accoppiata Unipol e Unipolsai (+1,88% e +2,92%) mentre Mediaset (+1,88%) ha continuato a capitalizzare le indicazioni sull’andamento della pubblicità e l’indiscrezione sul ritorno del dividendo. +8,21% per Mondadori, promossa a “buy” da Banca Akros.
Prese di beneficio per FCA (-1,15%) mentre il titolo Juventus (+7,13%) ha continuato a correre in vista del possibile ingaggio del portoghese Cristiano Ronaldo. Su richiesta della Consob, la società ha precisato che “durante la campagna trasferimenti la società valuta diverse opportunità di mercato e all’eventuale perfezionamento delle stesse fornirà adeguata informativa nei termini di legge”. Stando ai ben informati, l’annuncio dell’ingaggio del n.7 delle merengues potrebbe essere annunciato domani (7/7).