Piazza Affari chiude male la settimana, tonfo TIM (-8%)
L’ultima seduta della settimana ha visto una netta prevalenza delle vendite a Piazza Affari. Il Ftse Mib ha chiuso in calo dell’1,14% a 22.110 punti. A tenere banco sui mercati sono i timori recessivi. La Banca Mondiale ha avvertito sul rischio di una recessione globale il prossimo anno, provocata dall’ondata di inasprimento da parte delle banche centrali. Il FMI ha affermato invece che prevede che alcuni paesi entrino in recessione nel 2023, ma è troppo presto per dire se ci sarà una recessione globale diffusa. A peggiorare ulteriormente il sentiment ha contribuito la trimestrale del colosso delle spedizioni Fedex che non ha fornito una guidance per il 2023 citando la debolezza del mercato asiatico e una situazione in peggioramento in Europa.
Tra i singoli titoli spiccano i cali di Nexi (-2,66%) e Stellantis (-2,08%). Male anche Unicredit (-2,3%), protagonista in positivo delle scorse sedute. La peggiore del Ftse Mib oggi è stata TIM con un tonfo dell’8% a quota 0,1829 euro, sui nuovi minimi storici. Gli analisti di Barclays oggi hanno tagliato le loro stime per il 2023 sul settore tlc europeo, mentre su TIM la raccomandazione è scesa a underweight con prezzo obiettivo a 0,15 euro. Gli analisti di Barclays ritengono che i piani di ristrutturazione e dismissione della rete fissa di Telecom Italia potrebbero essere messi in discussione dal nuovo governo in caso di affermazione di Fratelli d’Italia.