Piazza Affari chiude l’ultima seduta dell’anno con il segno meno, bene Nexi e male Italgas
Piazza Affari archivia con il segno meno l’ultima seduta del 2019. L’indice Ftse Mib termina le contrattazioni in ribasso dell’1,06% a 23.506,37 punti, in un contesto caratterizzato da scarsa operatività e volumi ridotti.
La Review dei Mercati 2019 pubblicata oggi da Borsa Italiana evidenzia a fine dicembre 2019 un totale di 375 società quotate, di cui 242 società sul mercato MTA (78 sullo STAR), 1 strumento societario FIA su MIV e 132 su AIM Italia. In aggiunta, si contano 87 società su GEM (Global Equity Market), il mercato MTF che ospita titoli internazionali, e 15 fondi chiusi su MIV.
Durante l’anno ci sono state 41 ammissioni di cui 35 IPO: 4 su MTA (di cui 2 su STAR) e 31 su AIM Italia. Un numero record dal lontano 2000. Le IPO erano state 31 nel 2018 e 32 nel 2017. Oltre alle 35 IPO, si aggiungono 6 ammissioni derivanti da fusioni e business combination. Ad aprile 2019 Borsa Italiana ha dato il benvenuto su MTA a Nexi. La quotazione di Nexi rappresenta uno dei più importanti collocamenti internazionali del 2019 e la prima IPO in Europa per ammontare raccolto.
Oggi c’è stata l’ultima emissione di titoli di Stato. Il Tesoro ha assegnato oggi Btp a media-lunga scadenza per massimi 4,5 miliardi, il massimo dell’ammontare previsto (3,5-4,5 miliardi). Un’emissione di dimensioni contenute considerando che cade a fine anno. Il Btp decennale (scadenza aprile 2030) è stato allocato al tasso dell’1,35% e il Btp a 5 anni (scadenza febbraio 2025) al tasso dello 0,61%.
I listini si avviano comunque a chiudere un 2019 estremamente positivo e caratterizzato da nuovi record, grazie soprattutto al supporto delle banche centrali e all’annuncio dell’accordo preliminare fra Stati Uniti e Cina, che verrà ratificato a inizio gennaio.
Tornando a Piazza Affari, Nexi chiude in vetta al Ftse Mib con un rialzo dell’1,3%. Ben comprate anche Banco Bpm (+1,2%) e Bper (+0,7%).
Debole (-0,3%) Intesa Sanpaolo che risulta l’azione più scambiata per controvalore del 2019 a Piazza Affari, con un totale di 61,4 miliardi di Euro e la più scambiata in termini di contratti con circa 4 milioni di contratti.
Vendite su Atlantia (-1,7%) di nuovo sotto i riflettori per la questione revoca concessione. Nei giorni scorsi Autostrade per l’Italia (gruppo Atlantia) ha comunicato al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti di prorogare ulteriormente la sospensione su base volontaria dell’incremento tariffario già approvato relativo all’anno 2019.
La peggiore del listino principale è Italgas (-3,3%) che sconta in parte le indicazioni dell’Autorità dell’Energia in merito alla regolamentazione e al piano tariffario per i prossimi anni.