News Notizie Notizie Italia Piazza Affari chiude in gran spolvero, riscossa per banche e Saipem

Piazza Affari chiude in gran spolvero, riscossa per banche e Saipem

26 Novembre 2018 17:41

L’effetto spread fa volare Piazza Affari che questa mattina è arrivata a guadagnare oltre il 3% in scia ai segnali di apertura del governo a una riduzione del target di deficit per andare incontro alle richieste dell’UE. Le ultime indiscrezioni vedono una possibile riduzione al 2-2,1% rispetto al 2,4% che fino a venerdì scorso sembrava un target non in discussione. Le nuove indicazioni hanno messo le ali al Ftse Mib che ha chiuso a +2,77% a 19.233,45 punti. A fare da capofila ai rialzi sono le banche con balzi di oltre il 5% per Intesa Sanpaolo, Banco Bpm e Ubi Banca. La migliore è stata Unicredit (+5,54%).

Anche Saipem nelle posizioni di testa del Ftse Mib con un balzo del 10,01% a 3,845 euro. Il titolo della società di servizi petroliferi è stato martoriato dalle vendite nell’ultima settimana (-15% circa nelle precedenti 5 sedute, -26% da inizio mese) in scia al brusco calo del prezzo del petrolio. Sponda importante oggi arriva da Hsbc che ha alzato il rating a buy dal precedente hold. Il prezzo obiettivo indicato è di 4,5 euro.

La sponda al rally delle banche e in generale di tutta Piazza Affari arriva dal forte calo dello spread che si è sgonfiato in area 285 pb rispetto ai 306 di venerdì scorso. Il tasso del Btp decennale è sceso al 3,18%, sui minimi da fine settembre. A spingere il ritorno di fiducia sui Btp le ultime aperture a una revisione degli obiettivi di deficit da parte del governo italiano. Secondo quanto riportato da Reuters il governo starebbe valutando di ridurre l’obiettivo di deficit. In tal senso il premier Giuseppe Conte ha fatto presente che una riduzione del deficit al 2,2% dal 2,4% contenuto nella manovra corrisponde a circa 3,6 miliardi. Molto dipenderà da quello che uscirà dal vertice di questa sera dove il premier Giuseppe Conte discuterà le possibili modifiche alla Manovra con il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, e i due vice premier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio.