News Notizie Notizie Italia Piazza Affari chiude in calo: sprint di Unicredit, al tappeto Eni e le utility

Piazza Affari chiude in calo: sprint di Unicredit, al tappeto Eni e le utility

31 Agosto 2022 17:39

Ultima seduta di agosto sull’altalena per Piazza Affari con il Ftse Mib che alla fine chiude in ribasso dell’1,22% a 21.559 punti. A deprimere oggi l’umore degli investitori è stata la nuova accelerazione dell’inflazione dell’area euro, arrivata al nuovo picco storico del 9%, in linea con le attese. Un’ulteriore accelerazione che potrebbe indurre la Bce valutare una possibile stretta sui tassi di ben 75 bp nel meeting del prossimo 8 settembre.

Tra i titoli del Ftse Mib si segnala oggi il rally di Unicredit (+4,48% a 9,798 euro) che ha ottenuto il via libera Bce alla seconda tranche da 1 mld del piano di buyback. Questo porterà il buy-back totale del 2021 a circa 2,58 mld, se sommato alla prima tranche del buy-back del 2021 già integralmente completata. L’avvio del programma di buy-back è subordinato all’approvazione da parte degli azionisti della Società in occasione dell’Assemblea ordinaria e straordinaria che si terrà il 14 settembre 2022.

Bene anche Poste (+0,58%) che, stando a indiscrezioni stampa, avrebbe ricevuto da Pago-PA il mandato per la realizzazione della piattaforma tecnologica che consentirà a breve la notifica digitale degli atti della Pubblica Amministrazione, come le multe e gli atti giudiziari.

Peggior titolo di giornata è stato invece Eni arrivato a cedere il 3,5% a quota 11,808 euro. Sul titolo pesa la notizia che l’esborso a carico delle aziende energetiche (tassa extraprofitti) è aumentato di tre volte per il gruppo petrolifero guidato dall’Ad Descalzi passando da 550 milioni di euro a ben 1,4 milioni di euro.

Il rischio maxi esborsi legati alla tassa sugli extraprofitti ha penalizzato anche le principali utility con -4,36% per Terna, -6,02% Hera, -2,75% Snam, -2,45 Enel e -3,57% A2A.

Infine in calo oggi anche Saipem (-2,21%) dopo che stamattina è arrivato l’annuncio delle dimissioni dell’amministratore delegato Francesco Caio che sarà sostituito da Alessandro Puliti che manterrà anche la carica di direttore generale. “Puliti era stato nominato dg con deleghe molto ampie a seguito del profit warning di fine gennaio e della necessità di ricapitalizzazione che si era manifestata successivamente. La successione mostra un segnale di continuità nella governance aziendale post recenti eventi del 2022”, ha commentato Equita SIM.