Piazza Affari chiude bene: ruggiscono Eni e Pirelli, prese di profitto sulle utility
Seduta interlocutoria per Piazza Affari che non cavalca gli ottimi riscontri dell’asta Btp che ha visto l’assegnazione di bond per 7,75 mld con il Btp decennale assegnato al nuovo tasso minimo storico (0,88%).
In chiusura il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,32% a quota 22.017,4 punti. Tra i singoli titoli prevalenza di segni più tra le banche con UBI (+1,2%) tra le migliori. Morgan Stanley ha confermato underweight sul titolo ritenendo che a livello teorico una fusione con Banco BPM avrebbe molto senso con possibili tagli delle spese del 30%.
Bene oggi Unicredit (+1,4%) cha ha annunciato la cessione a Illimity di un portafoglio di crediti in sofferenza da 730 mln di euro derivanti da contratti di credito ipotecario verso clientela del segmento piccole e medie imprese italiane.
Tra i migliori Eni (+0,8 %) che torna sopra quota 14 euro. Il colosso del Cane a sei zampe ha annunciato che Vår Energi AS, posseduta da Eni e HitecVision, ha firmato un accordo per l’acquisizione degli asset upstream di ExxonMobil presenti in Norvegia. L’acquisizione riguarda quote di partecipazione in oltre 20 giacimenti produttivi, operati principalmente da Equinor, tra cui Grane, Snorre, Ormen Lange, Statfjord e Fram, per una produzione di spettanza di circa 150.000 barili di petrolio equivalenti al giorno (boepd) nel 2019. Il corrispettivo della transazione ammonta a 4,5 miliardi di dollari. “Riteniamo che questa acquisizione creerà massa critica per VAR Energi in Norvegia e potrebbe appresentare un’opportunità per ENI di monetizzare, almeno in parte, il proprio investimento azionario in VAR”, rimarca Mediobanca Securities che conferma Outperform su Eni con prezzo obiettivo a 20,5 euro.
Tra i migliori titoli del Ftse Mib anche Pirelli (+2,5%), con la nuova operazione di Camfin sotto i riflettori. Gli analisti di Equita confermano la raccomandazione buy su Pirelli in scia alla notizia che Camfin, holding controllata dall’a.d. Marco Tronchetti Provera che attualmente detiene l’11% di Pirelli, ha sottoscritto un’altra opzione `call spread` con scadenza settembre 2022 avente come sottostante lo 0,89% del capitale di Pirelli. Gli esperti pongono l’accento sul fatto che “includendo le due call già annunciate di recente (su un altro 4% con scadenza settembre 2022) Camfin ha ‘prenotato’ il 4,9% del capitale dopo che l’11 settembre aveva dichiarato di essere disponibile a rilevare fino al 5%.
Infine, tra i segni meno spiccano le prese di profitto sul settore utility dopo i massimi toccati da molti titoli nelle scorse sedute. Giù dello 0,7% Enel che in avvio di giornata aveva aggiornato i massimi ultradecennali a 6,88 euro. Male anche Hera (-1,8%) e Italgas (-1,4%).