Piazza Affari chiude a +1,06%, balzo di Stellantis
Piazza Affari realizza una delle migliori performance di oggi tra le borse europee, con il Ftse Mib in progresso dell’1,06% a 29.688 punti, nel giorno della revisione trimestrale che diverrà effettiva dal 18 dicembre.
Acquisti in particolar modo su Stellantis (+5,25%), citata come “best in class” da JPMorgan e trainata dal rialzo a Wall Street di General Motors, dopo che quest’ultima ha aumentato il dividendo del 33% e ha annunciato il più grande buyback di sempre ($10 miliardi).
Bene anche Mps (+3,85%), Bper (+3,2%) e Stm (+2,9%), mentre arretra Campari (-2,4%), su cui JPMorgan ha tyagliato la raccomandazione da neutral ad underweight e il target price da 11 a 8,3 euro.
Sul sentiment dei mercati ha influito positivamente la revisione al rialzo, superiore alle stime, del Pil annualizzato statunitense, in crescita del 5,2%. L’’indice dei prezzi PCE (Personal Consumers Expenditures) è diminuito invece al 2,8%. Stasera è atteso il Beige Book della Fed, mentre domani verrà pubblicato il deflatore PCE core di ottobre, misura chiave usata dalla banca centrale per tracciare l’andamento dell’inflazione.
In Europa, l’inflazione tedesca è calata più delle attese, al 3,2% annuo (2,3% su base armonizzata). Anche in Spagna la crescita dei prezzi al consumo si è raffreddata al 3,2%, aspettando i dati di domani su Italia ed Eurozona. Inoltre, l’Ocse ha pubblicato l’outlook economico della regione.
Settimana chiave anche per quanto riguarda gli interventi dei funzionari di politica monetaria. Dopo l’apertura a un taglio dei tassi nella prima metà del 2024, ieri, da parte di Christopher Waller, oggi è arrivato il parere di Thomas Barkin della Fed di Richmond, secondo cui la Fed dovrebbe mantenere sul tavolo la possibilità di aumentare i tassi di interesse nel caso in cui l’inflazione si rivelasse persistente. Venerdì è in programma un discorso del presidente Jerome Powell.
La discesa dell’inflazione favorisce l’aspettativa di un atterraggio morbido e agevola un calo dei rendimenti sull’obbligazionario. Lo spread Btp-Bund si attesta a 174 punti base, con il rendimento del decennale italiano in discesa al 4,16%.
Sul Forex, l’euro/dollaro inverte la rotta e scende a 1,096 mentre il dollaro/yen viaggia poco mosso a 147,3. Tra le materie prime, il petrolio Brent oscilla in area 82 dollari al barile, aspettando il meeting dell’Opec+ di domani, 30 novembre.