Piazza Affari chiude a +0,6% con balzo Interpump
Giornata positiva per le borse europee, mentre a Wall Street l’indice S&P 500 aggiorna il proprio massimo storico dopo i dati sull’inflazione Usa. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in progresso dello 0,6% a 35.366 punti, con acquisti su Interpump (+5,7%) dopo i conti del primo trimestre, seguita da Mps (+3,55%) e Leonardo (+2,6%). In ribasso invece Diasorin (-2%), che interrompe una striscia di rialzi di quattro sedute consecutive, e Poste Italiane (-1,3%), che ha diffuso i risultati e ha approvato i termini dell’accordo con Cdp sul risparmio postale.
Negli Usa, i prezzi al consumo hanno evidenziato un rallentamento in linea con le attese, con l’inflazione headline al 3,4% e l’indice al 3,6% annuo. Le vendite al dettaglio sono rimaste invariate su base mensile (-0,1% al netto di auto e benzina), suggerendo un raffreddamento dei consumi che hanno fin qui sostenuto i prezzi. I dati odierni, dunque, rafforzano complessivamentele possibilità di un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed.
In Europa, invece, il membro francese del Consiglio direttivo Bce, Villeroy, ha sostanzialmente confermato la riduzione del costo del denaro a giugno.
Per quanto riguarda l’Italia, la Commissione UE ha alzato le stime sul Pil di quest’anno allo 0,9% ma ha limato quelle per il 2025 all’1,1% (rispettivamente da +0,7% e +1,2%).
Rendimenti obbligazionari in calo in scia alla discesa dei Treasury. Lo spread Btp-Bund si riduce a 130 punti base con il decennale italiano al 3,72% e il Bund al 2,42%. Tra le materie prime, le quotazioni del greggio si mantengono in un range ristretto con il Brent a 82,5 dollari al barile. L’IEA ha previsto una domanda più debole per quest’anno, mentre le scorte di petrolio hanno registrato una riduzione. Sul Forex il cambio euro/dollaro si apprezza a 1,087 e il dollaro/yen scende sotto quota 155 in scia all’indebolimento del biglietto verde.