Piazza Affari chiude a -0,4%, Tim maglia rosa del Ftse Mib
Giornata debole per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in flessione dello 0,4% a 30.241 punti, con Telecom Italia (+4,5%) in vetta, in scia al fermento nel comparto delle tlc dopo l’offerta di Iliad per Vodafone Italia, valutata circa 10,45 miliardi di euro. In rialzo anche Unicredit (+1,8%), Eni (+1,2%) e Tenaris (+1,1%)%) mentre arretrano Ferrari (-3,4%), Stm (-2,9%) e Moncler (-2,3%). Efficace da oggi la revisione trimestrale del Ftse Mib, che ha visto l’ingresso di Brunello Cucinelli (-1,3%) al posto di Cnh (+0,3%).
Gli operatori continuano a monitorare i dati macro e gli interventi dei banchieri centrali per cogliere indicazioni sul sentiero della politica monetaria nel 2024. Le ultime dichiarazioni prudenti dei funzionari hanno leggermente rallentato l’entusiasmo dei mercati, che continuano comunque a prevedere più tagli dei tassi nel corso dell’anno.
Pierre Wunsch, membro del Consiglio direttivo della Bce, ha affermato che il potenziale di riduzione del costo del denaro dipende dalla rapidità con cui si attenueranno gli aumenti salariali, mentre il collega Bostjan Vasle ha mantenuto toni cauti.
Dall’agenda macro è giunto l’indice Ifo tedesco sulla fiducia degli imprenditori, sceso a 86,4 punti a dicembre. Nei prossimi giorni attenzione ai dati sull’inflazione del Regno Unito e il core Pce statunitense, oltre al Pil Usa.
Domani, riflettori puntati sulla Bank of Japan, che per ora dovrebbe confermare la politica accomodante. Secondo gli analisti, è probabile che l’istituto cambi rotta nel mese di aprile, ponendo fine all’era di tassi negativi.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp/Bund si riduce leggermente a 168 punti base, con il rendimento del decennale italiano in rialzo al 3,75%. Sul Forex l’euro/dollaro è risalito a 1,092 e il dollaro/yen oscilla intorno a 143,0. Bitcoin in calo a 41.400 dollari.
Tra le materie prime, avanzano le quotazioni del petrolio, con il Brent in area 78,6 dollari al barile. Le principali compagnie di navigazione hanno sospeso il transito attraverso il Mar Rosso, a seguito dei crescenti attacchi alle navi mercantili.