Piazza Affari cede lo 0,5%, utilities sotto pressione con rialzo rendimenti
Seduta in calo per le borse europee, mentre Wall Street viaggia poco mossa dopo i dati americani sul mercato del lavoro. Piazza Affari chiude in ribasso dello 0,5% a 34.660 punti, con vendite sulle utilities Hera (-2,3%), A2a (-2,25%) e Snam (-1,9%) oltre a Unipol (-2,1%), mentre avanza Leonardo (+1,8%).
All’indomani del taglio dei tassi della Bce, il job report Usa ha ridotto le chance di una mossa simile da parte della Fed. I nonfarm payrolls, pari a 272 mila unità, hanno nettamente superato le attese e la crescita dei salari ha accelerato al 4,1% annuo, anche se il tasso di disoccupazione è aumentato leggermente al 4,0%.
In giornata è stato diffuso anche il dato finale sul Pil dell’eurozona del primo trimestre, in crescita dello 0,3% rispetto alla fine del 2023. In calo invece la produzione industriale tedesca (-0,1% mensile, -3,9% annuo ad aprile).
La prossima settimana, focus mercoledì sull’inflazione Usa e la riunione della Fed, oltre alle indicazioni di diversi banchieri della Bce e i dati sui salari nel Regno Unito. Venerdì si riunirà anche la Bank of Japan.
Il job report Usa ha innescato un rialzo generalizzato dei rendimenti obbligazionari, con il Treasury decennali al 4,41% e i biennali al 4,85%. Lo spread Btp-Bund si amplia leggermente a 133 bp, con il titolo italiano al 3,95% e il Bund al 2,62%.
Tra le materie prime, l’oro ritraccia a 2.314 dollari l’oncia, mentre il petrolio recupera terreno, con il Brent in prossimità degli 80 dollari al barile. Il cambio euro/dollaro scende a 1,081 e il dollaro/yen sale a 156,7 con il biglietto verde in rafforzamento dopo i dati americani.