Piazza Affari cauta, trimestrali e inflazione al centro della scena
Altra seduta in chiaroscuro per le borse europee, con focus sui dati macro e in particolare sull’inflazione. Il Ftse Mib chiude in flessione dello 0,1% a 32.580 punti, con Saipem (+13,3%), Moncler (+5%), Poste Italiane (+2,6%) e Prysmian (+3,1%) fra le migliori dopo i rispettivi risultati. Arretrano invece Telecom Italia (-2,6%), Iveco Group (-2,6%) e Brunello Cucinelli (-2,5%).
In Europa, i prezzi al consumo hanno mostrato segnali di raffreddamento in Germania, Francia e in Spagna, con i dati armonizzati rispettivamente in calo al 2,7%, al 3,1% e al 2,9%, aspettando i report sull’eurozona e sull’Italia in programma domani.
Negli Usa, i riflettori erano puntati sul Pce core di gennaio, l’indicatore dell’inflazione sottostante attentamente monitorato dalla Fed per le sue decisioni di politica monetaria. Su base annua l’indice ha rallentato al 2,8% ma la crescita mensile dello 0,4% rimane troppo elevata, supportando la tesi attendista dei falchi della banca centrale americana su eventuali tagli dei tassi.
Inoltre, le richieste di sussidi di disoccupazione sono salite oltre le attese a 215.000 unità, mentre i compromessi per la vendita di case è scesa del 49%.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta intorno ai 142 bp, con il rendimento del decennale italiano in discesa al 3,83% e quello del Bund al 2,4%. In Italia, intanto, quarta giornata di collocamento del Btp Valore.
Tra le materie prime, il petrolio Brent oscilla intorno agli 82 dollari al barile. Sul Forex, cambio euro/dollaro in lieve calo a 1,081 e dollaro/yen in calo sotto i 150 yen per dollaro.
Nel frattempo, il Bitcoin rimane sopra quota 62.000 dollari dopo i recenti guadagni.