Piazza Affari cauta in apertura, sprint di Atlantia e tonfo di Saipem
Partenza poco mossa per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib avanza di un timido +0,1% in area 23.800 punti, dopo aver perso ieri lo 0,65%. Sull’obbligazionario, il Btp ha recuperato nel finale ma lo spread si è allargato in area 166 punti base, con il mercato che resta nervoso, in vista dell’appuntamento elettorale delle Regionali in Emilia-Romagna e Calabria e delle possibili ricadute sul governo.
I mercati sono rassicurati dall’intervento delle autorità cinesi contro una possibile epidemia di coronavirus. Dalla conferenza della Commissione nazionale della Sanità in Cina è emerso che il bilancio delle vittime è pari a nove, tutte della provincia di Hubei; sono stati rilevati 440 casi del virus in 13 province; la Commissione lancerà un sistema di informazione quotidiana per dare aggiornamenti sulla diffusione del virus; la città di Wuhan ha imposto il divieto di commercio del bestiame.
Intanto a Davos prosegue il World Economic Forum, dopo che ieri il presidente Donald Trump ha snocciolato previsioni ottimistiche sull’economia Usa. Tra gli altri appuntamenti si segnala quello con la Banca centrale del Canada, che oggi annuncerà la sua decisione di politica monetaria. Per quanto riguarda l’Italia, l’Istat diffonderà il dato sul fatturato e gli ordinativi all’industria.
Tornando a Piazza Affari, Atlantia sfreccia in apertura con un rialzo del 2,2%. Ben comprate anche Ferrari (+1,2%) e Buzzi (+0,8%). Le peggiori del listino sono Saipem (-3%) e Banco Bpm (-1,4%). Come da attese c’è la novità Massimo Tononi per la presidenza del nuovo cda di Banco Bpm. Confermato invece l’ad Giuseppe Castagna.
Tra gli altri titoli si Piazza Affari si segnala che Triboo, gruppo attivo nel settore dell’e-Commerce e dell’advertising digitale, quotato sul mercato MTA e che controlla questa testata, ha approvato il nuovo piano industriale 2020-2022. La strategia del nuovo piano si basa su quattro principali direttrici: ampliamento dei servizi offerti, innovazione tecnologica, evoluzione del modello organizzativo più efficiente e funzionale al business ed ottimizzazione dei costi. Questa strategia porterà a una crescita dei ricavi e della marginalità. Triboo prevede infatti che i ricavi saliranno da 76 milioni del 2019 (dato preconsuntivo) a 122 milioni del 2022 (CAGR +17%). L’Ebitda adjusted è atteso in crescita da 8,7 milioni del 2019 (dato preconsuntivo) a 18 milioni del 2022 (CAGR +28%). Anche la posizione finanziaria netta è vista in miglioramento da 9,6 milioni negativa al 31 dicembre 2019 (dato preconsuntivo) a 0,1 milioni positiva a fine piano.