Piazza Affari barcolla tra rischio politico e maxi-stacco cedole, si salvano Fca e Stm
Effetto stacco cedole e rischi politici hanno condizionato Piazza Affari in avvio di ottava. In attesa degli sviluppi sul fronte politico, con M5S e Lega che oggi saliranno al Colle per proporre al presidente Sergio Mattarella programma e squadra di governo, l’indice Ftse Mib ha chiuso a 23.092 punti (-1,52%) complice l’effetto del Dividend Day 2018: ben 19 dei 40 titoli del Ftse Mib staccano la cedola con un effetto sull’indice di circa l’1,7%.
Dopo un buon recupero fino a metà giornata, il listino milanese ha chiuso male complice la nuova fiammata N dello spread Btp-Bund. Il differenziale di rendimento si è spinto oltre 180 punti base, sui nuovi massimi da giugno 2017, in scia ai timori espressi da Fitch circa il programma di governo di M5S e Lega e il concreto rischio di deficit in aumento e conseguente reazione negativa dei mercati. Secondo Fitch Ratings il programma di governo di M5S e Lega aumenta i rischi per il profilo di credito sovrano dell’Italia, in particolare attraverso l’allentamento fiscale previsto e il potenziale danno alla fiducia.
Sul fronte internazionale ieri il segretario al Tesoro Usa, Steve Mnuchin, ha annunciato la sospensione dei dazi sulla Cina in virtù dell’accordo raggiunto tra i due paesi. Pechino si è resa disponibile ad aumentare le importazioni dagli Stati.
Tra i titoli a salvarsi oggi spiccano quelli sensibili al dollaro Usa, con il biglietto verde spintosi sui nuovi massimi aoltre 6 mesi. Bene quindi Stm (+1,04%) che realizza la maggior parte dei propri ricavi in dollari con conseguente impatto positivo sugli utili di un apprezzamento del biglietto verde. Molto bene anche la galassia Agnelli (+2,61% Fca, +0,93% Ferrari). Per Fca c’è anche il traino delle attese per il nuovo piano industriale in arrivo il 1 giugno. Secondo quanto riportato da “Il Sole 24 Ore” verrà presentata una Fca “più attenta e focalizzata sul segmento premium e pronta a mandare in pensione i modelli di massa”. Con l’ultimo piano firmato da Sergio Marchionne punterà sui suv di Jeep, Maserati ed Alfa Romeo. Mediobanca Securities, che mantiene il giudizio “outperform” e target price di 22 euro su Fca, definisce il nuovo piano “un catalyst rilevante principalmente alla luce dell’annuncio di spin-off di Magneti Marelli” e “dovrebbe fornire maggiori dettagli anche sulla crescita delle vendite e dei margini”.