Piazza Affari archivia un’altra seduta in rosso (-0,31%), pesano le utility
Finale negativo a Piazza Affari, con il Ftse Mib in ribasso dello 0,31% a 28.012,30 punti. Crolla Mps (-6,6%), al centro delle voci su una cessione di una quota da parte del governo. In calo anche le utilities Hera (-3%) e A2a (-2,9%) mentre chiudono in controtendenza Leonardo (+1,5%) e i petroliferi, con Tenaris a +2,5%, Saipem a +1,6% ed Eni a +1,3%.
Le quotazioni del greggio riprendono a salire, con il Brent a 94,5 dollari al barile, dopo il calo delle scorte Usa maggiore delle attese.
Poco mossa Wall Street dopo aver registrato la peggior seduta da marzo. L’azionario Usa si avvia comunque verso il peggior calo mensile da dicembre, frenato dalla prospettiva di tassi più alti per più tempo da parte della Fed.
Prevale la cautela in attesa di un intervento di Jerome Powell in calendario domani sera e dei dati sull’inflazione dell’eurozona, da leggere in chiave Bce, in uscita venerdì. Intanto, sul Forex, l’euro/dollaro scivola a quota 1,051.
Sul fronte macro sono stati diffusi i dati negativi sulla fiducia dei consumatori in Germania e Francia e quelli sopra le attese sugli ordini di beni durevoli negli Usa (+0,2%).
Nel comparto obbligazionario, i rendimenti dei Treasury arrestano la propria corsa dopo aver toccato i valori più elevati da 16 anni, mentre lo spread Btp-Bund si attesta a 190 punti base, con il decennale italiano giunto al 4,7%.