Piazza Affari apre in rosso con escalation dazi

Avvio negativo per le borse europee, dopo l’entrata in vigore delle nuove tariffe contro Cina, Canada e Messico e le ritorsioni di Pechino e del governo canadese. A Piazza Affari, Ftse Mib in calo dell’1,1% a 38.640 punti, con Inwit (+2,2%), Terna (+1,4%), Snam (+1,3%) e Leonardo (+1,3%) in rialzo mentre Stellantis (-3,9%) e Stm (-3,4%) arretrano in coda al listino.
La Cina ha annunciato tariffe fino al 15% su diversi prodotti alimentari e agricoli americani, una risposta considerata piuttosto moderata, mentre il Canada ha imposto sanzioni del 25% su circa 21 miliardi di dollari di beni Usa, minacciando un secondo round entro poche settimane.
In giornata è previsto un discorso del presidente Trump in una sessione congiunta del Congresso, mentre a Pechino ha preso il via la Congresso nazionale del partito comunista cinese.
Nessun appuntamento macro di rilievo, in attesa del rapporto sul mercato del lavoro americano di venerdì, dopo gli ultimi dati che hanno sollevato dubbi sullo stato dell’economia Usa.
In Europa, focus sulla riunione Bce di giovedì, quando si terrà anche un summit sulla questione Ucraina.
In calo i rendimenti sull’obbligazionario europeo dopo l’aumento di ieri. Spread Btp-Bund poco mosso a 112 punti base, con il decennale italiano in aumento al 3,55% e il benchmark tedesco al 2,43%.
Fra le materie prime, il petrolio Brent cala sotto i 71 dollari al barile dopo l’annuncio dell’Opec+ che alzerà la produzione da aprile, mentre l’oro risale a 2.900 dollari l’oncia.
Sul forex, il cambio euro/dollaro oscilla in area 1,05 mentre il dollaro/yen scivola a 149,1. Le criptovalute rimangono volatili con il Bitcoin in area 83 mila dollari.