Piazza Affari apre debole, Telecom soffre ancora. Rally dei titoli oil
Primi scorci di seduta senza smalto per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib cede lo 0,22% a quota 21.373 punti. Rimangono alte le tensioni sul fronte spread Btp-Bund, salito ieri fino a 262 punti base, massimo dallo scorso 30 maggio. Oggi attesa per l’asta del Tesoro di BoT semestrali per 6,5 miliardi, che sarà seguita domani da quella Btp a 5 e 10 anni.
Debolezza pronunciata anche oggi per Telecom (-1,53% a 0,6296 euro) che già ieri era scesa del 2,9% scivolando ai minimi dal 2016.
Il balzo delle quotazioni del petrolio, con il Wti tornato sopra quota 70 dollari al barile, mette le ali ai titoli del settore oil. Dopo i primi scambi balzo del 2,9% per Saipem, mentre Eni e Tenaris segnano un progresso rispettivamente dell’1,11% e dell’1,89%. A spingere i prezzi sono le indicazioni arrivate dagli Stati Uniti. Un responsabile del dipartimento dello Stato americano ha indicato che i paesi che acquisteranno petrolio dall’Iran potrebbero rischiare delle sanzioni.