Piazza Affari apre cauta prendendo fiato, Ferragamo corre dopo i conti
Inizio di seduta poco mosso per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib avanza dello 0,1% poco sopra quota 24.000 punti, prendendo fiato dopo il balzo della seduta di ieri che si è chiusa in rialzo del 2,6%. Sullo sfondo resta la questione coronavirus in Cina che preoccupa sempre di più. Il bilancio delle vittime sale ancora, e i casi di persone contagiate dal virus, in Cina, supera quello di quelle che vennero contagiate dalla Sars. Nelle ultime ore, Pechino ha confermato 1.459 nuovi casi rispetto alla giornata di ieri, e altre 26 vittime: 25 nella provincia di Hubei e una a Henan). Il mondo è sull’attenti: la Casa Bianca ha riferito che potrebbe ordinare alle compagnie aeree di sospendere tutte le tratte Usa-Cina.
Il market mover di giornata è rappresentato dalla prima riunione del 2020 della Fed. Alle 20 ora italiana il braccio monetario della Banca centrale americana riferirà la sua decisione sui tassi di interesse e alle 20.30 la si terrà la conferenza del presidente Jerome Powell.
A Piazza Affari, Banco Bpm scatta in apertura con un rialzo dell’1,3%, seguita da Leonardo (+0,9%). Acquisti anche su Nexi (+0,8%) e UniCredit (+0,8%). La peggiore del listino è Atlantia che perde oltre l’1,2%, insieme ad A2A (-0,8%) e Hera (-0,7%).
Sprint di Ferragamo (+1,5%) che ha chiuso il 2019 con ricavi consolidati pari a 1.377 milioni di euro, riportando un aumento del 2,3% a tassi di cambio correnti (+1,3% a cambi costanti). L’area Asia Pacifico si conferma il primo mercato in termini di ricavi per il gruppo, in aumento del 1,1% nel 2019 (+0,7% a tassi di cambio costanti). La performance del quarto trimestre 2019 nell’area ha però pagato la difficile situazione geopolitica in corso a Hong Kong, dove le vendite retail sono scese a cambi costanti di oltre il 50% rispetto al quarto trimestre del 2018.