Piazza Affari (+1%) regina d’Europa con super Unicredit (+12,3%)
In una giornata poco mossa per le borse europee, il Ftse Mib chiude in vetta ai listini continentali riportando un guadagno dell’1% a 26.599 punti.
A trainare l’indice milanese sono le banche e in particolare Unicredit (+12,3%), che si prende la scena dopo una trimestrale da record. I conti del full year 2022 dell’istituto di piazza Gae Aulenti sono i migliori del decennio, con un utile netto di Gruppo di €5,2 miliardi. Inoltre, la banca ha alzato del 40% la distribuzione di capitale agli azionisti, con un importo complessivo di €5,25 miliardi tra dividendi e riacquisti di azioni proprie.
Acquisti anche su Bper (+3,6%), Intesa Sanpaolo (+2,8%) e Banco Bpm (+2,7%), mentre arretrano Recordati (-2,7%), Leonardo (-1,7%) e Ferrari (-1,5%).
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 185 punti base, con il rendimento del decennale italiano in discesa al 4,13%. Tra le valute, l’euro/dollaro si riporta a 1,086 mentre fra le materie prime riprende quota il petrolio, con il Brent di nuovo sopra gli 85 dollari al barile.
Nel frattempo, Wall Street viaggia in rialzo alla vigilia delle delibere della Fed e mentre prosegue la stagione di trimestrali. La banca centrale statunitense alzerà i tassi di 25 punti base, rallentando il ritmo rispetto alla precedente stretta da 50 bp, ma l’attenzione sarà rivolta soprattutto ai toni del presidente Jerome Powell per capire le prossime mosse dell’istituto. Giovedì toccherà alla Bce e alla BoE, da cui ci si attende un altro incremento da 50 punti base, oltre a maggiori indicazioni sul futuro.
Intanto i dati macro odierni hanno evidenziato una marginale crescita del Pil dell’eurozona (+0,1%) nel quarto trimestre, allontanando i timori di recessione. L’Italia ha riportato una flessione dello 0,1% ma il Fondo Monetario Internazionale ha alzato le stime di crescita per la nostra economia al +0,6% nel 2023, a fronte del +0,7% della zona euro e del +2,9% a livello globale.